Crisi industriali, duemila persone al corteo a Trieste: «Il lavoro per i grandi, il futuro per noi»

La mobilitazione dei sindacati per Flex, U-Blox e Tirso: 800 lavoratori a rischio esubero

Francesco Codagnone
Una parte del corteo che sfila per le vie di Trieste
Una parte del corteo che sfila per le vie di Trieste

In piazza Oberdan svettano le bandiere rosse, bianche e azzurre dei sindacati, i simboli del comparto industriale, i cartelloni colorati dipinti a mano dai figli e dalle figlie dei lavoratori in esubero: «Il lavoro per i grandi, il futuro per noi».

La sorte incerta dei lavori Flex e le prospettive traballanti del comparto industriale triestino minato dalle vertenze U-Blox e Tirso trascinano in strada oltre duemila persone (stima la Digos).

Crisi industriali a Trieste, sabato il corteo: «Vogliamo difendere lavoro e territorio, 800 i posti a rischio»
La protesta alla Flex di Trieste Foto Massimo Silvano

Il corteo chiamato stamattina, sabato 8 febbraio, da Fim Cisl, Uilm Uil, Fiom Cgil (con l’adesione di Usb e Ugl) parte dal Consiglio regionale e punta a via Carducci e corso Italia: arrivo previsto in piazza della Borsa, con i palchi che attendono i discorsi dei lavoratori delle tre aziende e delle rappresentanze sindacali. «Industria è futuro», riverbera dal microfono tra canti e cori dalle sigle mentre la sfilata si allunga verso le strade del centro città.

Tirso è chiusa da agosto con 200 lavoratori in cassa integrazione e la prospettiva è l’assorbimento dalla pordenonese Roncadin, U-Blox con 200 dipendenti è in liquidazione dopo la decisione repentina della casa madre svizzera di dismettere la produzione italiana. Flex è stata venduta dall’oggi al domani al fondo italo-tedesco FairCap senza nessuna garanzia per i 350 impiegati nelle Noghere e il loro destino è ora affidato al tavolo ministeriale in programma martedì al Mimit

Trieste, rischio 800 esuberi nelle realtà industriali locali: "Difendiamo il nostro lavoro"

Il cuore e lo stomaco vanno ai quasi 800 lavoratori a rischio esubero, la mente tornano a quello storico 3 settembre 2022 capace di unire Trieste come mai prima di allora, e portare in corteo oltre 15 mila cittadini in difesa della Wärtsilä. I numeri non sono ripetibili, i sindacati lo sanno, ma lo spirito c’è, continua a esserci e a vibrare.

Il corteo è trasversale e in piazza ci sono le aziende, i lavoratori e le lavoratrici, la Regione con gli assessori Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini, il sindaco Roberto Dipiazza, le segreterie di centrodestra e centrosinistra, i consiglieri regionali e comunali, Confindustria Alto Adriatico e tutte le associazioni del comparto.

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