Costa, nel 2015 una nave da duemila passeggeri

Doppia crescita: del traffico passeggeri su Trieste e della partecipazione azionaria all’interno del terminal. Sono gli obiettivi della road map strategica per Trieste tracciata direttamente sul campo, cioé in città, da Michael Thamm, l’amministratore delegato di Costa Crociere impegnato nel rilancio della compagnia leader in Mediterraneo dopo le gravi ripercussioni causate dalla tragedia della Concordia. Una nave da oltre duemila passeggeri che utilizzerà Trieste come homeport nel 2015 e porterà a 130mila i passeggeri Costa che passeranno per questa Stazione marittima raddoppiando quelli del 2013, il battesimo della nuova ammiraglia, la Costa Diadema la prima settimana del prossimo novembre, un ruolo di maggior peso da parte della compagnia all’interno di Trieste terminal passeggeri. Sono queste le promesse fatte da Thamm nella conferenza stampa seguita al consiglio di amministrazione di Ttp al quale ha voluto partecipare «perché questa - ha specificato - è una città meravigliosa in cui crediamo e su cui vogliamo investire».
Il posizionamento a Trieste di una nave più capiente e tale da far scordare la triste pagina di questo 2014, stagione per la quale dapprima è stata cancellata la Costa Classica e poi sono state eliminate anche tutte le partenze previste di Costa Voyager, la più piccola unità della flotta, è in qualche modo subordinata all’allungamento di 120 metri della banchina della Marittima con una passerella amovibile chiamata dolphin. «È indispensabile per ormeggiare una grossa nave in sicurezza e per non costringerci a ritornare a una nave più piccola - ha affermato Thamm - ma vedo che il presidente di Ttp Paoletti e l’ad Napp stanno lavorando molto bene e sono convinto che nel 2015 il dolphin sarà al proprio posto». A Trieste in realtà c’è anche qualcos’altro che non funziona per il meglio e Thamm lo ha specificato chiaramente: «Sono i collegamenti aerei e ancor più i collegamenti ferroviari, in particolar modo per quanto riguarda la tratta Mestre-Trieste, mentre noi dobbiamo fare in modo che la gente arrivi a Trieste rapidamente in treno - ha specificato - o sbarcata qui possa raggiungere rapidamente Venezia.» Per tentare di sbrogliare questi nodi, ma anche per fare pressione affinché aumenti il marketing di Trieste nel resto d’Italia e all’estero, Thamm è stato successivamente a far visita alla presidente della Regione Debora Serracchiani e al sindaco Roberto Cosolini. L’aumento di peso dentro Ttp potrà essere fatto in due modi. Oggi Costa crociere, assieme a Unicredit, Generali, Giuliana bunkeraggi e Reguardia fa parte di Tami che detiene il 60% di Ttp. Costa potrebbe chiedere di crescere dentro Tami a patto che qualcuno le ceda quote, ma soprattutto a questo punto appare scontato che Tami chiederà di esercitare il diritto di prelazione sulle quote (oggi sono il 40%) che l’Autorità portuale ha annunciato che metterà in vendita. «Sono pochi i terminal dove siamo azionisti anche se molti ci chiedono di entrare - ha affermato ieri Thamm - ma dopo aver fatto una scrupolosa selezione, abbiamo constatato che uno dei pochi porti in cui vale la pena di essere presenti con una quota forte è proprio questo. Adesso spetta a Trieste fare buon uso del tempo da qui al 2015».
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