Reati in crescita del 16% a Gorizia: aumentano frodi informatiche e atti vandalici

Il report riguarda i maggiori centri dell’Isontino. A Romans il calo più significativo

Francesco Fain
Un momento della messa dedicata al patrono della Polizia. Nelle altre due foto, mezzi delle forze dell’ordine
Un momento della messa dedicata al patrono della Polizia. Nelle altre due foto, mezzi delle forze dell’ordine

Reati saliti del 25% a Cormòns, del 16% a Gradisca d’Isonzo, del 27 per cento a Farra d’Isonzo, del 33 a Grado, del 10 per cento a Staranzano, Sostanzialmente stabili, invece, a Mossa, a Capriva del Friuli, a Savogna d’Isonzo. In calo, addirittura del 46%, a Romans d’Isonzo e del 35% a Doberdò del Lago.

E Gorizia e Monfalcone, i centri più grandi e popolati? In entrambi i casi i fenomeni delittuosi sono in crescita. Nel capoluogo sono passati dai 1.094 del 2023 ai 1.266 dell’anno successivo. Calcolatrice alla mano, significa che sono saliti, da un anno all’altro, quasi del 16 per cento (15,72% per essere precisi). Medesimo trend nella città dei cantieri che ha registrato l’anno passato 1.101 reati contro i 998 dell’anno prima.

È stata superata abbondantemente la “soglia psicologica” dei mille reati. Anche qui corrono in aiuto le percentuali che evidenziano un “+10,32%” da un anno all’altro.

Mezzi delle forze dell’ordine
Mezzi delle forze dell’ordine

Il database

Calcoli che sono possibili grazie ai dati della Questura di Gorizia che misurano i fenomeni delittuosi nella nostra provincia rilevati da parte di tutte le forze di polizia, nessuna esclusa. I numeri, pertanto, sono completi e permettono di “misurare” il grado di sicurezza in questo territorio.

Ovviamente, ma si tratta di aspettare, ancor più significativi saranno i dati relativi all’anno in corso: Go!2025 sta portando in città e in tutto l’Isontino turisti a frotte ed è evidente che, di pari passo, circolando più persone in queste zone, ci sarà da aspettarsi anche (e purtroppo) un incremento dei reati.

La tipologia di reati

Ad ogni modo, il questore Luigi Di Ruscio più volte ha evidenziato che, pur in crescita, sono statistiche che “disegnano” il quadro di un territorio ancora «vivibile e sicuro».

Guardando al dato complessivo che abbraccia tutto l’Isontino (Destra e Sinistra Isonzo, Goriziano e Monfalconese), nell’ultimo anno c’è stato un incremento del 12,1 per cento perché siamo passati da 3.907 fenomeni delittuosi ai 4.381 dell’anno immediatamente successivo.

Di questi, il 27,9% attiene ai furti in senso largo: il 21,6 per cento è costituito ancora una volta dalle odiosissime truffe e frodi informatiche, per cui il sindaco Rodolfo Ziberna ha annunciato, nei giorni passati su queste colonne, la realizzazione di un vademecum in collaborazione con Questura e Prefettura.

L’11,1 per cento delle denunce ha riguardato danneggiamenti e vandalismi, il 5,4% lesioni dolose e percosse, il 3,8 per cento minacce e ingiurie cui si aggiunge la percentuale dell’1,9 che attiene allo spaccio di sostanze stupefacenti. La Questura raggruppa tutto il resto dei reati nel 28,3% rimanente.

Le isole felici

I Comuni dove, nell’arco del 2024, si sono consumati meno reati sono Dolegna del Collio e San Floriano con dieci fenomeni delittuosi. Certo, è vero che si tratta dei paesi meno popolati. Andando a ritroso, si segnalano come “isole felici” anche i Comuni di Medea e di Moraro (con 14 reati ciascuno).

Sempre grazie ai numeri della Questura, si evidenzia che gli interventi effettuati dalle squadre volanti negli ultimi dodici mesi sono stati 3.259 mentre 666.727 sono state le persone identificate e 243.818 i veicoli sottoposti a controllo. Infine, le ordinanze del questore che hanno raggiunto quota 1.276 nel corso del 2024. —

 

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