Cristian continua la stirpe dei Moratti

Il 16enne ciclista sulle orme di papà, zio e nonno: ha già vinto il titolo regionale Allievi

PIERIS. È l’ennesimo rampollo della famiglia Moratti che ha il ciclismo nel sangue.

Così dopo i corridori papà Alessio e i figli Luca e Nicola, quest’anno è salito alla ribalta il sedicenne pierissino Cristian Moratti (figlio di Nicola). Cristian, infatti, il 23 giugno scorso ha vinto e proprio in casa a Pieris, l’ambito titolo regionale strada Allievi per la gioia dei tanti sportivi locali del pedale che vedono in lui il continuatore di una stirpe di sportivi d’alto livello.

La giovane promessa bisiaca, accasata al Team Bosco Friuli dei ds Ivano Giacomini e Pierantonio Sperandio ha così rinverdito i fasti di una tradizione familiare che dura fin dagli anni Sessanta.

Va ricordato che correva il lontano 1966 quando in riva all’Isonzo nacque il Gruppo sportivo Moratti ad opera del funambolico Alessio Moratti che tanti giovani ha messo in sella alla bici da corsa con i colori giallo-neri del club di via Marconi.

E anche Cristian, tecnicamente un passista veloce, ha il colpo di pedale del campione in erba.

Sempre quest’anno il pierissino in pista ha centrato l’Americana e poi una seconda piazza nel quartetto al velodromo di San Giovanni al Natisone. E poi, a conferma del suo talento, a livello Triveneto nel corso della stagione ha collezionato diversi piazzamenti nei primi dieci dell’ordine d’arrivo. E ancora a più riprese è stato selezionato dalla Federciclismo regionale per i campionati italiani su strada e pista.

E pensare che la sua stagione in sella per motivi di salute è stata condizionata da una fastidiosa infezione oculare che lo ha costretto a fermarsi per diversi periodi. Ma il talentuoso corridore bisiaco non molla e si sa che l’anno prossimo approderà da juniores alla corte del Team Danieli di Buttrio dove il ds è l’ex corridore sancanzianese Leonardo Canciani. Nel frattempo, a Pieris, proseguirà l’attività ciclistica del blasonato Gs Moratti da cui proviene anche Cristian.

Roberto Poggiali

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