Croazia al voto il prossimo 8 novembre

Lo ha deciso il presidente Kolinda Grabar Kitarovic. La ex premier Jadranka Kosor (Hdz) cooptata dai popolari riformisti
La presidente della Repubblic di Croazia Kolinda Grabar Kitarovic
La presidente della Repubblic di Croazia Kolinda Grabar Kitarovic

ZAGABRIA Non ha perso tempo il presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar Kitarovic la quale, dopo lo scioglimento del Sabor (Parlamento) il 28 settembre scorso, ha indetto le elezioni politiche per il prossimo 8 novembre. «In questo giorno - ha dichiarato il capo dello Stato in televisione - il destino della nostra Croazia sarà nelle vostre mani. Questo è il giorno in cui i politici vi presentano il conto e quando vince la democrazia nel suo significato più pieno e profondo. Per questo vi invito a valutare attentamente quanto i protagonisti della campagna elettorale vi offriranno, quali sono i loro programmi e quanto questi influiranno sulla vostra vita di ogni giorno nei prossimi quattro anni (durata della legislatura ndr.)».

Parole di prammatica a parte è chiaro che Grabar Kitarovic nell’indire così presto le elezioni ha dato una forte mano al suo partito, ossia l’Hdz, che dopo un abissale vantaggio nei sondaggi nei confronti dei rivali della Sdp, partito del premier uscente, Zoran Milanovic, ha visto questo margine assottigliarsi fino all’attuale risicato +1%. Parlando di scadenze tecniche, invece, va detto che da ieri e per i prossimi quattrodici giorni ci sarà il tempo per la presentazione delle liste, quindi comincerà la campagna elettorale ufficiale che durerà circa tre settimane.
Campagna elettorale che si sta trascinando però già dall’inizio dell’anno. Sul fronte delle coalizioni, a differenza del precedente ricorso alle urne, c’è una novità per quanto concerne il centrosinistra che sarà orfano della Dieta democratica istriana. La formazione regionalista, infatti, correrà assieme all’Alleanza quarnerina puntando a conquistare 4 seggi. Ma non sarà facile.

La Dieta sposa l’Alleanza litoranea

Sempre in materia di alleanze e cooptazioni va sottolineata la confluenza dell’ex premier ed ex leader dell’Hdz, Jadranka Kosor nelle liste del Partito popolare-riformisti, dell’anche lui ex ministro Radomir Cacic, schieramento dichiaratamente di centro ma che nelle scorse presidenziali aveva appoggiato la candidatura dell’ex Sdp Ivo Josipovic (anche lui padre di un nuovo schieramento politico, anche questo dichiaratamente di centro ma con malcelate propensioni progressiste). La Kosor che era rimasta sola e isolata sul palcoscenico politico nazionale che pur tuttavia non ha mai abbandonato, vira dunque al centro e sarà capolista nella sesta circoscrizione elettorale. Ricordiamo altresì che Cacic„ è stato in carcere a Pola per due anni dopo essere stato condannato a seguito di un incidente stradale provocato in Ungheria nel quale sono decedute due persone.

Se l’Hdz, proponendo quale premier il suo leader Tomislav Karamarko e punta a un programma di rilancio socio-economico del Paese imputando al governo uscente di centrosinistra l’attuale “decadenza” del Paese, la Sdp di Milanovic ha già iniziato una campagna elettorale porta a porta con inviti a bere il caffè ai singoli elettori spiegando loro il programma della coalizione di centrosinistra. Così facendo si punta a “ingraziarsi” almeno 800mila elettori, mettendo in campo 160mila fedelissimi del partito.

Gli ultimi sondaggi danno l’Hdz al 32,9% delle intenzioni di voto mentre l’Sdp con i suoi alleati prende il 31,9 delle preferenze. Tutti gli altri partiti sono sotto il 5% che costituisce la soglia di sbarramento per l’ingresso al Parlamento. Va detto però che la legge elettorale croata permette l’ingresso al Sabor anche a chi abbia superato la fatidica soglia anche in una sola circoscrizione elettorale. Alle prossime politiche per la prima volta gli elettori voteranno con la preferenza, metodo già usato in precedenza solo alle ultime eruopee.

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