Croazia, gambizzato il fondatore della Studenac

Milavic, imprenditore dalmata proprietario della catena commerciale, è stato colpito a sud di Spalato. Giallo sul movente

SPALATO. Lo hanno atteso in sella ad uno scooter, il volto mascherato e aspettando che uscisse dal suo negozio. Quindi uno dei due malviventi ha aperto più volte il fuoco con una pistola, colpendo l'uomo alle gambe. Josip Milavic, 61 anni, è caduto a terra, gemendo dal dolore, mentre i due attentatori si sono allontanati alla svelta, sempre a bordo della moto, dileguandosi grazie all'oscurità.

E' quanto accaduto mercoledì sera, intorno alle 20.30, nella località costiera di Almissa (Omiš), poco a sud di Spalato, dove è stato gambizzato uno tra i più noti imprenditori dalmati, proprietario della catena commerciale Studenac, presente con rivendite in numerose località della regione adriatica. Milavic è stato colpito a non più di un centinaio di metri dal commissariato di polizia di Almissa, con le forze dell'ordine che hanno subito sigillato la cittadina, controllando ogni veicolo in entrata e uscita.

L’imprenditore è stato ricoverato alle 21.20 al Centro clinico-ospedaliero di Spalato, dove i medici hanno dovuto sottoporlo a intervento chirurgico per sanare le ferite d’arma da fuoco su entrambe le gambe e sotto il ginocchio. Le sue condizioni sono stabili e i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo di vita.

I familiari di Milavic, contattati dai giornalisti, hanno dichiarato di non sapere quali potrebbero essere le cause all’origine dello choccante episodio, aggiungendo che nè Josip, nè loro stessi hanno mai ricevuto minacce o intimidazioni.

Va detto che la vita privata del titolare di Studenac non è molto nota all'opinione pubblica dalmata e croata, perchè Milavic non è quasi mai stato al centro di scandali.

Tra gli episodi più significativi si ricorda che anni fa Milavic cercò di acquistare il noto albergo spalatino “Le Meridien Lav”, tentativo fallito con strascichi giudiziari. L’imprenditore citò a giudizio i proprietari dell’hotel, sostenendo di avere versato 4 milioni di euro di caparra, somma che non avrebbe mai più rivisto.

Lo scorso novembre, inoltre, una commessa di Studenac si era licenziata, sostenendo pubblicamente che non sarebbe stata la schiava di Milavic, nè di alcun altro. Non è un segreto infatti che il poco noto tycoon (la Studenac ha circa 2 mila dipendenti) non è di manica larga nei confronti dei suoi occupati, corrispondendo loro salari definiti molto bassi. Da qui, sostengono gli addetti ai lavori, l’origine della sua fortuna che vanterebbe conti milionari.

Ultima nota: alcuni mesi fa Milavic ha rilevato una quota del pacchetto azionario della società calcistica Hajduk di Spalato, versando 5 milioni di kune, circa 652 mila euro, cifra da capogiro e non solo in Croazia.

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