Croazia, il cantante nazionalista punta alla poltrona di presidente

È un ingegnere regalato alla musica. E alla politica. Uomo di destra da sempre Miroslav Škoro, 57 anni, adesso prova a diventare presidente della Repubblica di Croazia. E la sua candidatura nei sondaggi è già valutata quasi il 9,4% delle intenzioni di voto. Dalla sua la popolarità delle sue canzoni in Croazia. Dal 1995 al 1997 è stato console croato in Ungheria e nel 2007 è già stato membro del Parlamento per l'Hdz. Škoro, nato a Osijek, ha conseguito la laurea in ingegneria civile all'Università della sua città. Successivamente ha trascorso un po' di tempo negli Usa, dove ha frequentato per due anni il Community College di Allegheny County.Emerse sulla scena musicale croata al debutto con la canzone “Ne dirajte mi ravnicu” (“Non toccate la mia terra”) che diventerà una delle più famose canzoni croate.
Ha collaborato con Marko Perković Thompson (il bardo degli epigoni degli ustascia) alla canzone "Reci, brate moj" ("Dimmi, fratello mio"), collaborazione rinnovata nel singolo "Sude mi" ("Mettimi sotto processo"), dedicato all'ex generale croato Ante Gotovina. «Se alla guida della più grande potenza del mondo c’è stata per due mandati una star di Hollywood e se in Ucraina ha appena giurato come capo di Stato un comico, non vedo perché in Croazia, dove i politici di certo non brillano, non possa sedere al Pantovčak un cantante», è il commento di Škoro al suo exploit nei sondaggi con la candidatura non ancora confermata. Candidatura che neppure i politologi croati prendono sotto gamba. «Conosce più lingue, è laureato ed ha già esperienza politica come deputato e diplomatica come console», spiega al Dnevnik di Lubiana la docente di scienze politiche all’Universtià di Zagabria, Smiljana Lajnert Novosel.
Durante il periodo in cui fu console destinò, ricorda la cattedratica, lo stipendio all’ospedale pediatrico di Osijek, il che lo ha reso molto popolare e vicino alla gente, dunque, un concorrente da non sottovalutare.E proprio nel bacino di destra dell’Hdz Škoro potrebbe togliere parecchi voti al capo dello Stato uscente Kolinda Grabar Kitarović, visto poi che, secondo gli analisti politici croati, alle presidenziali d’autunno conterà il nome più che il partito di appartenenza.
Kitarović, comunque, per ora, primeggia nei sondaggi con il 34,7% delle intenzioni di voto seguita dal candidato dei socialdemocratici (opposizione) ed ex premier ZoranMilanović a cui va il 18,5% dei voti virtuali. Terzo è proprio Škoro con il 9,4% seguito dal candidato di Živi zid Ivan Vilibor Sinčić. Analizzando i voti di Škoro, il 7%, per adesso, arriva dall’Hdz e il resto dalla destra conservatrice croata come Hrast, Most e Indipendenti per la Croazia.Se le elezioni si tenessero domenica Kitarović vincerebbe a mani basse sul candidato di centrosinistra Milanović e al ballottaggio nessuno riuscirebbe a sopravanzarla neppure se tutti gli altri candidati facessero convogliare i voti su Milanović. Eppure la candidatura di Škoro per le presidenziali che si terranno tra il 21 dicembre di quest’anno e il 20 gennaio del 2020 sembra essere sponsorizzata da quelle frange dell’Accadizeta che vorrebbero spodestare Kolinda Grabar Kitariovuć anche se il prezzo dell’operazione potrebbe costare il successo di Milanović nella corsa al Pantovčak. —
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