Croazia, il centrodestra torna al governo

ZAGABRIA. Sarà Tihomir Oreškovi„ il nuovo primo ministro della Croazia. Dopo 45 giorni di trattative e di colpi di scena, dopo le elezioni che non avevano prodotto un chiaro vincitore, è stato finalmente trovato un accordo per la formazione di un esecutivo di coalizione. E così il centrodestra dell’Hdz torna al governo dopo quattro anni di opposizione. L’Hdz di Tomislav Karamarko e Most - il fronte indipendente guidato da Božo Petrov, rivelazione delle elezioni dell'8 novembre con il suo 13,8% che l’ha fatto divenire ago della bilancia - si sono infatti presentati ieri nella residenza della presidente croata, Kolinda Grabar-Kitarovi„, accompagnati da Oreškovi„, ex direttore finanziario del colosso farmaceutico Teva. Most e Hdz assicurano di poter contare assieme su 78 parlamentari, due in più della maggioranza assoluta richiesta al Sabor, il parlamento di Zagabria. Di conseguenza, il premier designato ha ottenuto da Kitarovi„ il mandato per formare il governo, con cui si presenterà alla camera lunedì 28 dicembre.
Colui che prenderà il posto di Zoran Milanovi„, il premier socialdemocratico (Sdp) uscente, è un volto nuovo per la politica croata. Per la prima volta la Croazia avrà un premier non politico, senza tessera di partito, non eletto in Parlamento. Un “tecnico”, tanto che il principale finanziatore di Most, Branko Rogli„, lo ha definito «il Mario Monti croato». Oreškovi„ ha in effetti un curriculum vitae internazionale: «Nato a Zagabria nel 1966, si è laureato nel 1989 in chimica all'Università McMaster in Canada, dove ha anche completato un master in finanza e sistemi informativi», riepiloga il quotidiano 24Sata. Dopo gli studi, nel 1992, Oreškovi„ ha iniziato la sua carriera lavorativa nella compagnia farmaceutica canadese Eli Lilly, in cui ha ricoperto diverse posizioni legate agli aspetti economici e internazionali. Passato alla Novopharm, sempre canadese, e infine al gruppo Teva, dove in seguito a diverse promozioni arriva all'ultimo ruolo di direttore finanziario.
«È interessante notare che su LinkedIn il nuovo primo ministro croato si firma "Tim" Oreškovi„», scrive il settimanale Telegram, che menziona anche il passaggio di Oreškovi„ alla Pliva (tra il 2009 e il 2014), la storica casa farmaceutica zagabrese, il cui logo pubblicitario campeggia sulla piazza principale della capitale croata e che oggi è di proprietà del gruppo Teva.
Con la nomina di questo manager ed esponente della diaspora croata - tradizionalmente vicina all'Hdz - si chiude dunque con una fumata bianca il quinto round di negoziati ufficiali di fronte alla capo di Stato croato. Al potere come detto torna il centrodestra croato - anche se in coalizione con Most - dopo quattro anni di governo socialdemocratico. La svolta definitiva che mette fine alle consultazioni arriva anche al termine di un brusco testacoda di cui è stato protagonista Most, che fino a due giorni fa sembrava sul punto di formare un'alleanza con la coalizione “La Croazia cresce" guidata da Milanovi„. Sabato scorso, l'Sdp dell'ex premier e il fronte indipendente di Petrov avevano infatti firmato un accordo preliminare, mentre l'Hdz aveva abbandonato l'incontro dopo dieci minuti dal suo inizio. «L'Hdz è ormai fuori dai giochi», aveva assicurato lo stesso Petrov uscendo dal colloquio, divenuto bilaterale, con Milanovi„.
Cosa è successo nel frattempo? Secondo il capo di Most, i socialdemocratici hanno tentato di convincere alcuni membri del giovane partito a sostenere la ricandidatura dello stesso Milanovi„ alla guida del governo, scavalcando Petrov. Un'accusa che l'Sdp rigetta in blocco, chiedendo «che si facciano i nomi di chi avrebbe contattato chi».
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