Cura anti-parassiti sugli ippocastani

GRADISCA. Riprende la cura anti-parassiti sugli ippocastani simbolo della città di Gradisca. La squadra comunale del verde eseguirà nella notte fra oggi e domani la seconda parte del trattamento atto a prevenire lo sviluppo della «cameraria ohridella», il parassita che con l'arrivo dell'estate tende a defogliare l'essenza arborea che caratterizza la Fortezza con centinaia di esemplari sparsi in tutto il territorio e particolarmente nel centro storico.
«Si tratta di un intervento che si rende necessario due volte all'anno - spiega Paolo Turco, responsabile della squadra del Verde pubblico -. Anche quest'anno è stato irrorato sulle piante un inibitore di crescita della larva che non disperde agenti chimici pericolosi nell'ambiente, in modo che per la popolazione i disagi siano i minori possibile.Il consiglio ad ogni modo è di tenere le finestre chiuse la notte del trattamento». Un migliaio di essenze arboree, 80mila metri quadri di prati e aree verdi: queste le cifre di questa risorsa che rende unica Gradisca d’Isonzo, e di cui Paolo Turco da oltre vent'anni è una sorta di custode assieme ai colleghi e, dalla scorsa estate, a dei giardinieri inediti come gli ospiti richiedenti asilo del Cara.
«Gradisca d’Isonzo ha la fortuna di avere un centro che è un unico giardino quasi ininterrotto - commenta - e il suo stato di salute è buono, anche in virtù delle nuove collocazioni, che abbiamo effettuato in questi anni e in particolare degli interventi portati a termine per eliminare le situazioni ormai compromesse. Nei prossimi anni dovremo intervenire nuovamente sugli ippocastani con un'approfondita pulizia del secco, pena il ripresentarsi del problema», dice Turco. Molti dei giardini gradiscani sono pubblici: la Rotonda, la Spianata, la Pineta, impreziosite dai tipici ippocastani e pini marittimi. E poi l'area Depollo, la passeggiata del Castello, il parco di via degli Eroi, quello di Villa Olga, il giardino quasi “nascosto” fra le vie Corta, Pian e Dalla Chiesa, e quello recentemente riscoperto al torrione di San Giorgio e dedicato al botanico Leo Ferlan.
Gli ultimi progetti: la collocazione di una trentina di essenze fra il parco degli Artiglieri e quello di via Dalla Chiesa, la costante pulizia della Rotonda. E un suggerimento: puntare di più sui giochi per i bambini. La Pineta sembra potere rientrare in questo progetto, e in un più ampio disegno di riqualificazione legato al potenziamento dell’illuminazione, con la realizzazione di un “giardino delle famiglie” con giochi per bambini, percorsi jogging, addirittura un minigolf e un laghetto artificiale. Si vedrà. Infine, secondo Turco è estremamente positivo il progetto di integrazione con gli immigrati del Cara. «Il coinvolgimento dei richiedenti asilo - sottolinea il responsabile della squadra del Verde pubblico - nelle squadre dei giardinieri si sta rivelando preziosissimo. È un sostegno importante per noi e non c'è mai stato il minimo problema con loro».
Dunque, non resta che attendere la cura contro la «cameraria ohridella», il parassita che con l'arrivo dell'estate tende a defogliare l'essenza arborea che caratterizza la Fortezza con centinaia di esemplari sparsi in tutto il territorio comunale.
Luigi Murciano
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