Da Alice a Nicola i 65 neonati 2017

MUGGIA . È rimasto sostanzialmente costante il numero di neonati a Muggia. Nel 2017 il boom registrato l’anno prima è infatti stato confermato. Non mancano invece le sorprese nella scelta dei nomi...
Undated generic view of a new born baby. Deaf teenagers have better reading skills if they are identified as deaf by the time they are nine months old, according to new research. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Wednesday November 26, 2014. The team from the University of Southampton has been studying the development of a group of children who were identified with permanent childhood hearing impairment (PCHI) at a very early age in a pilot screening programme conducted in Southampton and London in the 1990s. Follow up assessments when the children were aged eight showed those who were screened at birth had better language skills than those children who were not screened. This new study, published in Archives of Disease in Childhood, has now shown that longer term benefits of early detection also occur following assessments at aged 17. See PA story HEALTH Deafness. Photo credit should read: Andrew Matthews/PA Wire
Undated generic view of a new born baby. Deaf teenagers have better reading skills if they are identified as deaf by the time they are nine months old, according to new research. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Wednesday November 26, 2014. The team from the University of Southampton has been studying the development of a group of children who were identified with permanent childhood hearing impairment (PCHI) at a very early age in a pilot screening programme conducted in Southampton and London in the 1990s. Follow up assessments when the children were aged eight showed those who were screened at birth had better language skills than those children who were not screened. This new study, published in Archives of Disease in Childhood, has now shown that longer term benefits of early detection also occur following assessments at aged 17. See PA story HEALTH Deafness. Photo credit should read: Andrew Matthews/PA Wire

MUGGIA . È rimasto sostanzialmente costante il numero di neonati a Muggia. Nel 2017 il boom registrato l’anno prima è infatti stato confermato. Non mancano invece le sorprese nella scelta dei nomi dei piccoli muggesani, tra chi ha optato per la pluricentenaria storia degli Asburgo e chi ha preferito le saghe fantasy rese famose dalla tv. È nata il 27 gennaio scorso ed è la prima nascitura dell’anno di Muggia: grande festa dunque per la piccola Laara (due “a”) che ha inaugurato il 2018 dei neonati rivieraschi. Complessivamente le speranze di un anno fecondo sono alte, considerato che dal 2016 si è registrato un netto cambio di rotta rispetto all’andamento inesorabilmente calante degli anni precedenti.

Facendo un salto indietro nel tempo, il bollino nero era spettato al 2015 che si era chiuso “in rosso” con sole 47 nascite, 15 in meno rispetto alle 62 dell’anno precedente e 20 in meno del 2013. Nel 2016 il boom con 67, a cui hanno fatto seguito le 65 del 2017. Ma quali sono i nomi preferiti dai muggesani per i propri figli? C’è chi è andato sul classico e chi ha preferito l’originalità. Per quanto concerne i nomi femminili, gettonati i più tradizionali Alice, Beatrice, Bianca, Chiara, Diana, Eleonora, Elisa, Gioia, Giorgia, Giulia e Sara. Ma non sono mancati neanche Camilla, Emma, Ginevra, Greta, Isabel e Sofia. Due i nomi composti: Giada Maria e Maria Clara. Tra i più originali o semplicemente dettati dalle proprie radici estere si possono citare Amelie, Amy, Emily, Kate, Nina, Olivia, Sophie e l’inusuale Daenerys, piuttosto evidente riferimento a Daenerys Targaryen, personaggio protagonista della saga fantasy “Cronache del ghiaccio e del fuoco” reso famoso dalla serie tv statunitense Game of Thrones. A livello maschile la tradizione viene mantenuta dai vari Alberto, Alessandro, Cristian, Davide, Diego, Emanuele, Gabriele, Giovanni, Giulio, Leonardo, Loris, Martino, Mattia, Matteo, Michele, Nicola, Riccardo, Samuel e Tiziano. Non sono mancate, però, anche qui scelte più internazionali quali Christofer, Danjel, Etan, Joel, Kim, Liam, Marcus e Marko. Tre i nomi composti: Adriano Mauro, Domenico Elia e Francesco Josif, quest’ultimo una rivisitazione, almeno in apparenza, del Franz Joseph (Francesco Giuseppe) di austriaca memoria. (ri.to.)

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