Da Duino a Barcola, mare invaso dal legno

DUINO AURISINA
Un’enorme macchia scura sulla superficie del mare, formata da detriti di ogni tipo, rami e tronchi, vegetazione strappata, che si è allungata lungo la costa, a partire da Duino fino a Barcola. È questo il fenomeno avvistato domenica nel golfo di Trieste, frutto, con ogni probabilità, della rara concomitanza fra diversi fattori: l’improvvisa piena del fiume Isonzo, causata dalle forti piogge di questi giorni, il soffiare del libeccio, che ha spinto i detriti verso la costa, l’alta marea.
«È successo qualcosa che nessuno poteva prevedere e che mai si è verificato negli ultimi decenni – spiega Antonio Pilosio, direttore della Riserva di San Michele del Carso e attento osservatore dei fenomeni naturali che si verificano nell’area dell’Isontino – a causa dell’accavallarsi, nelle stesse ore, di circostanze che hanno portato a questa situazione più unica che rara. Cominciamo col dire – sottolinea Pilosio – che l’inverno è stato piuttosto mite, senza grandi piogge, perciò lungo le rive dell’Isonzo si è accumulata una grande quantità di detriti che, solitamente, cioè nelle annate con precipitazioni che rispettano la media storica, vengono trascinate via regolarmente. Stavolta invece si è arrivati a una dimensione considerevole di detriti, perché questo scarico costante – aggiunge – non si è verificato. Le forti piogge del fine settimana hanno provocato una piena dell’Isonzo che ha trascinato con forza verso il mare una massa di tronchi, detriti di vario tipo e altri materiali, accumulatisi nei mesi invernali, che si sono riversati tutti nelle acque del golfo nel giro di poche ore. A quel punto – continua il direttore della Riserva – il Libeccio ha schiacciato tutto verso la costa e i detriti si sono distribuiti, nell’arco di poche ore, lungo tutto il litorale, raggiungendo i punti più interni della costa in virtù dell’alta marea».
Il fenomeno ha avuto il suo apice a Duino, in particolare nel porticciolo che, in poche ore, si è trasformato in un deposito di residui di ogni tipo. «In 60 anni – ha raccontato uno dei vecchi pescatori del posto – non ho mai visto una situazione del genere».
Fortunatamente, con l’abbassarsi della marea e il cambio del vento, già ieri le acque del golfo si sono ripresentate abbastanza pulite. Ma le previsioni per le prossime ore non sono favorevoli. L’Osmer annuncia cielo coperto con temporali e piogge diffuse, in genere intense. Sarà possibile anche qualche temporale stazionario con piogge localmente più consistenti. Sulla costa soffierà scirocco.
La Protezione civile regionale intanto per l’area di Trieste ha dichiarato lo stato di allerta giallo, il che significa piogge localmente intense e temporali sparsi, per l’intera mattinata odierna, con una variabilità che si allungherà fino al pomeriggio. Ieri sono stati segnalati numerosi allagamenti di strade e scantinati in diverse zone della città. Scongiurati però danni gravi. —
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