Da gennaio terza linea tra Trieste e Far East

Una nuova linea transoceanica collegherà da gennaio il Molo Settimo al Far East. Sarà operata da un consorzio composto dalla francese Cma-Cgm, da Uasc (United arab shipping company) e da China shipping. «Abbiamo avuto la conferma proprio oggi - annuncia Pierluigi Maneschi - toccherà settimanalmente Trieste, oltre a Capodistria e Venezia.» Si aggiungerà ai due servizi settimanali già esistenti con l’Estremo Oriente e gestiti rispettivamente da Maersk - Msc e da Cosco, Evergreen, Yang Ming, K Line e Hanjin. «Nell’immediato futuro - spiega il terminalista - arriveranno tutte navi da almeno 10mila teu fino a un massimo di 14mila.» Il piano di Tmt prevede di movimentare 500mila teu quest’anno, 550mila nel 2015, 650mila nel 2016, 750mila nel 2017, 850mila nel 2018, 920mila nel 2019 e 980mila nel 2020, il che sarà il 90% della capacità del terminal ampliato. Gli investimenti per l’ampliamento del Molo e per l’acquisizione dell’equipment saranno coperti per il 15% dall’intervento diretto del socio e per l’85% con il ricorso a finanziamenti bancari a lungo termine. I ricavi passeranno dai 42 milioni del 2014 ai 93 milioni del 2020. Gli utili prima delle tasse dovrebbe essere 4 milioni 414mila quest’anno, 6 milioni 128mila nel 2015, 2 milioni 932mila nel 2016, 2 milioni 464mila nel 2017, 4 milioni 318mila nel 2018, 7 milioni 883mila nel 2019, 10 milioni 758mila nel 2010. Il calo tra il 2016 e il 2018 è ascrivibile allo sforzo fatto per l’investimento. Parallelamente è previsto anche un incremento del personale (attualmente seppure in misura minima e saltuariamente Tmt utilizza la cassa integrazione). Si prevedono comunque 171 dipendenti a fine 2014, 184 nel 2015, 201 nel 2016, 221 nel 2017, 242 nel 2018, 254 nel 2019, 267 nel 2020. (s.m.)
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