Da Gorizia a numero 2 della Polizia: la prestigiosa carriera di Marangoni

Soddisfazione a Gorizia per la nomina di Alessandro Marangoni a vice capo vicario della Polizia di Stato. Gorizia è la città di Marangoni, dove vive ancora la madre, ma è anche la città dove da questore ha spiccato il volo per una prestigiosa carriera che in pochi anni lo ha portato ad essere il numero due della Polizia. E non poteva essere diversamente dopo che, alcuni mesi fa, il ministro dell’Interno Cancellieri lo aveva definito «il più bravo poliziotto d’Italia».
Raggiunto telefonicamente a Roma, dove da poco più di un mese era direttore generale delle risorse umane della Ps, Marangoni non rilascia dichiarazioni, preferisce non dar adito alle polemiche che hanno coinvolto il suo predecessore Nicola Izzo, chiamato in causa dal “corvo” nella vicenda della gestione degli appalti del Viminale. Ma dalla voce di Marangoni traspare tutta la soddisfazione per questa nuova promozione. E ammette che Gorizia è stato un grande trampolino per la sua carriera. Ed è una città che ha ancora nel cuore, una città che nel 2010 gli ha assegnato il premio Ilario e Taziano, una città dove ha promesso di tornare prossimamente anche per fare visita ai suoi familiari.
A Gorizia, dove è nato 61 anni fa, Marangoni era giunto fresco di nomina di questore nel 2002 dopo aver lavorato, con diversi incarichi in città come Verona, Torino e Napoli. A Gorizia furono anni impegnativi per un confine che stava per scomparire e che si segnalava allora per una forte migrazione che giungeva dalla rotta balcanica. Marangoni era rimasto a Gorizia fino al 2005 per andare poi a guidare la questura di Padova. Si segnalava per alcune brillanti operazioni in particolare con una nascente cellula terroristica. Tre anni in Veneto e poi, nel 2008, la prestigiosa nomina a questore di Palermo, territorio legato alla criminalità mafiosa. Vi rimase due anni e mezzo prima di approdare il 1° novembre 2010 a Milano. Dal capoluogo lombardo, il nuovo vice capo vicario della polizia se n'è andato questa estate per approdare al Viminale.
(fra. fem.)
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