Da “Jurassic Park” ai record in pista La parabola del guru triestino del 3D

Belardi, grafico ed ex atleta, è coinvolto nella nuova sfida di Max Biaggi: battere il primato di velocità in moto elettrica 

il personaggio



C’è un triestino dietro al progetto della moto elettrica Voxan Wattman con cui Max Biaggi tenterà di battere il record mondiale di velocità nel luglio 2021. È il grafico e modellatore 3D senior Fabio Belardi, ex pallavolista di successo, per vent’anni in serie A (nel suo Palmares due Coppe Italia e due Campionati), e ora titolare di un’azienda a Trieste, la Fabelar, che vanta collaborazioni con marchi come Ferrari, Lamborghini, Lotus, Honda, Rolex, Mattel, Lufthansa e Carnival Cruise, solo per citarne alcuni.

Come nelle più belle storie del grande schermo, tutto è iniziato da ragazzino, con la visione di un film, “Jurassic Park”. «Sono partito da Trieste nel ’94 - racconta Belardi -. Ho iniziato a giocare a volley per caso e poi ho militato in serie A per vent’anni. Ho sempre avuto la passione della grafica e la mia del resto è una famiglia di artisti: mio padre era scultore e intarsiatore e mia madre sarta e l’arte l’ho sempre respirata in casa. Ho iniziato le superiori al Galilei, ma poi ho cambiato direzione dopo aver assistito agli effetti speciali dei film hollywoodiani: prima con “Terminator 2”, poi con “Jurassic Park” che ho visto tre volte di fila al cinema Grattacielo».

Anche giocando, Belardi ha continuato a inseguire il suo sogno in 3D. «Il liceo scientifico - ricorda ancora - l’ho concluso a Padova, mentre in seguito mi sono iscritto alla facoltà di Architettura a Venezia». La collaborazione al progetto che vede coinvolto il centauro romano è nata per caso. «Mi ha contattato un amico francese che ha lavorato per 6 anni in Ferrari invitandomi a seguire questo progetto. Abbiamo “scannerizzato” Biaggi a Montecarlo con uno scan 3D: l’obiettivo era metterlo in posa da corsa su una carena di moto in maniera più aerodinamica possibile. Una volta messo in posa il pilota, gli sono state costruite attorno la carrozzeria e la parte aerodinamica della moto in modo più aderente al corpo possibile. «La carrozzeria - spiega il grafico giuliano - deve calzare addosso come un vestito, perché per ottenere il record è necessario limare tutto il possibile e ridurre al minimo l’attrito: si gioca sui millesimi di secondo».

Il primato attuale è di 327 km all’ora, ma l’obiettivo è arrivare ai 330 orari. «Il mio compito - riprende l’ex pallavolista - consisteva nel ricostruire il pilota e la sua ossatura partendo dalla scansione per poterlo posizionare su un telaio: per la realizzazione della moto vera e propria si è partiti appunto da qui, costruendo attorno tutto il resto. Sono onorato – prosegue Belardi – di aver potuto partecipare a un progetto così importante con figure professionali che sono eccellenze del settore».

Per il modellatore 3d è stato un anno particolarmente importante e ricco di collaborazioni di alto livello. «Ho contribuito anche a realizzare un trimarano da corsa: grazie alla grafica 3d e a speciali visori di realtà virtuale ho potuto permettere agli sponsor di visualizzare il prodotto finito prima ancora che venisse costruito un solo pezzo. La realtà virtuale permette di vedere il prodotto finito in anticipo e camminare dentro allo scafo senza spendere un centesimo: è questo il futuro». Quello di Belardi è infatti un settore in forte espansione, che necessita di figure professionali di altro profilo e specializzazione.

Il suo secondo sogno? Formarle proprio qui, nel capoluogo giuliano. Dove ha creato l’Accademia CVA. «Sono in cerca di competenze – conferma – che finora sono stato costretto a reperire all’estero: ho quindi dato vita a un’accademia per formarle in città e dare loro possibilità di lavorare come me, partendo da zero». —



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