Da lunedì la Regione Friuli Venezia Giulia sarà in zona rossa per 15 giorni: tutti i dati

L’impennata dei contagi comporta automaticamente il passaggio nella fascia con maggiori restrizioni. Chiusi negozi e bar. Stop a tutte le scuole, asili compresi

TRIESTE È un giorno da 991 nuovi positivi (mai così tanti dal 9 gennaio) e con un report che indica la strada della zona rossa per il Friuli Venezia Giulia, a partire da lunedì prossimo e per almeno due settimane. L’Rt, l’indice di contagio del coronavirus, riferito alla fotografia del periodo 1-7 marzo aumenta del 51%, passa infatti da 0,92 a 1,39 e supera dunque quell’1,25 che, da Dpcm, segna automaticamente il passaggio nella fascia con maggiori restrizioni. Uno scenario da lockdown con bar, ristoranti e pure negozi chiusi, sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e di tutte le attività scolastiche in presenza, spostamenti consentiti, anche all’interno del comune di residenza, solo per motivi di lavoro, salute e stretta necessità.

Si era ipotizzato un Fvg in rosso nel caso in cui Roma avesse deciso di introdurre nel prossimo Dpcm il parametro dei 250 casi settimanali ogni 100.000 abitanti (la regione è a 400). Decisione che, peraltro, potrebbe essere ufficializzata oggi. E invece, a determinare la stretta, è l’Rt del monitoraggio della cabina di regia nazionale trasmesso ieri alla task force regionale. Un documento sui dati 1-7 marzo che parla molto chiaro. Rt a parte, aumentano il rapporto positivi/tamponi (dal 13,1% al 14,4), i casi riportati alla Protezione civile (da 2.849 a 3.937), i focolai attivi (da 766 a 1.062), i nuovi focolai (da 369 a 545), il tasso di occupazione Covid in area medica (dal 30% al 37%), mentre quello in terapia intensiva cala dal 35% al 34%, comunque 4 punti percentuali sopra la soglia di sicurezza fissata dagli esperti del Cts.

Sarà il ministro della Salute Roberto Speranza a firmare tra oggi e domani un’ordinanza che in piazza Unità si considera comunque inevitabile. Con rosso a partire da lunedì 15 marzo, l’undicesimo giorno con quel colore in Fvg dopo i dieci del periodo delle feste di fine anno. Massimiliano Fedriga, ieri in Conferenza delle Regioni per fare il punto della situazione con i colleghi anche sulla campagna vaccinale, non commenta per il momento, ma in presidenza si prende atto che i numeri del contagio non consentono alternative. Nemmeno per la Venezia Giulia. Se i dati di Udine (che tocca i 565 casi settimanali ogni 100.000 abitanti, seconda provincia in Italia dopo Bologna) sono superiori, anche a Trieste e Gorizia l’impennata delle ultime tre settimane è da terza ondata.

Domenica 21 febbraio la provincia di Gorizia segnava 139 positivi/100.000/7giorni, una settimana dopo è schizzata a 217, il 7 marzo a 382 e dopo l’aggiornamento di ieri a 484: un incremento del 248% dell’incidenza del contagio sulla popolazione. Più bassi i numeri della provincia di Trieste, ma si è comunque passati dai 104 del 21 febbraio a 278, +167%, in linea con l’aumento regionale (dai 150 casi del 21 febbraio ai 400 di ieri). Il +991 comunicato nel bollettino quotidiano è la somma tra i 651 da tampone molecolare (su 7.537, 8,64%) e i 340 da test antigenico (su 3.250, 10,46%). L’incidenza sul totale dei controlli (10.787) è del 9,19%, quella sui casi testati sfiora il 22%. Netta la crescita del totale dei contagi degli ultimi sette giorni (4.820) rispetto ai sette giorni precedenti (3.264), un +48% che è il secondo valore più alto del Paese dopo quello della Val d’Aosta (+52%). Da inizio pandemia hanno contratto il virus 83.619 persone, di cui 39.517 in provincia di Udine (+601), 17.535 a Pordenone (+119), 15.630 a Trieste (+116), 9.986 a Gorizia (+147) e 951 di fuori regione (+8). Sulle 24 ore si segnalano un positivo tra gli anziani e due tra gli operatori della case di riposo, mentre nel Ssr si aggiungono altri sei casi, di cui due in Asugi (un oss e un autista). Contagiati anche tre cittadini di rientro da Slovacchia, Regno Unito e India. Con i 16 decessi comunicati ieri (e un pesantissimo +61% negli ultimi sette giorni sui sette precedenti), le vittime salgono a 2.971: 1.501 a Udine (+10), 661 a Trieste, 606 a Pordenone (+2) e 203 a Gorizia (+4). Con l’occupazione di 61 terapie intensive (-3) e di 497 posti letti in area medica (+8), gli ospedalizzati Covid sono 558 (+43% dal 25 febbraio). Gli attualmente positivi sono 13.174 (+504), i totalmente guariti 65.089 (+396), i clinicamente guariti 2.385 (+76), gli isolamenti 12.616 (+498). —
 

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