Da lupetti e castorini si impara fin da piccoli il rispetto per gli altri e l’amore per la natura

il focus
Lupetti, castorini, esploratori e rover. Lo scoutismo riesce a dare ai bambini e ai ragazzi di ogni fascia d’età la possibilità di sviluppare senso pratico e autonomia, sperimentando da vicino valori come fratellanza, eguaglianza e rispetto per le diversità.
«Nello scoutismo non ci sono pregiudizi - spiega Andrea Sulpasso, presidente dell’Associazione Scout San Giorgio- Associazione di Scoutismo laico di Trieste -. Si cerca di prevenire atteggiamenti di bullismo verso le persone con diversi orientamenti sessuali, religiosi e politici. Le persone vengono tutelate, sempre».
Le attività dell’Associazione triestina non si sono mai fermate, neanche durante il lockdown. «Ci siamo ritrovati online con i ragazzi più piccoli che hanno partecipato con entusiasmo – continua Sulpasso –. Anche con gli adolescenti la parte virtuale è stata partecipata e hanno risposto sempre in modo propositivo. Tra l’altro, durante il lockdown i più grandi hanno partecipato alla consegna delle mascherine per la cittadinanza. Se il primo giorno erano felici più che altro per il fatto stesso di uscire di casa, presto hanno capito che si trattava di un’esigenza reale per la popolazione, un servizio per gli altri».
Poi, con la riapertura, sono iniziate alcune attività classiche. «Durante l’estate abbiamo iniziato a fare qualcosa per i più piccoli in presenza – continua Sulpasso –. Con i ragazzi siamo riusciti a fare una settimana di campo estivo, in giornata, rientrando a casa durante la notte. Siamo riusciti comunque a organizzare camminate, visite culturali e cerimonie che avevamo rimandato da marzo».
Tra gli obiettivi esplicitati dall’Associazione ci sono il contatto con la natura, lo sviluppo del carattere attraverso «la riscoperta di valori che la società sta perdendo», lo sviluppo delle abilità manuali per riuscire a svincolarsi dal mondo virtuale e «riscoprire la voglia di essere attori e non solo spettatori della vita» e il servizio verso il prossimo, «perché chi dona agli altri, diventa una persona migliore».
Ma uno dei tasselli della San Giorgio è la cura verso l’ambiente: il gruppo si è occupato spesso di pulizie rionali, ad esempio a Borgo San Sergio, tanto che alcuni anni fa era stata lanciata su facebook un’indagine tra la popolazione per chiedere quali fossero le aree che necessitavano una pulizia maggiore.
«I nostri ragazzi sono divisi in 4 unità - spiega Daniela Busetti, capo scout -: la colonia dei Castorini, dai 5 agli 8 anni, dove imparano a condividere con gli altri bambini, il branco dei Lupetti, dagli 8 ai 12 anni, dove il gioco insegna le regole sociali, il reparto degli Esploratori, dove i ragazzi, dai 12 ai 16 anni, vivono l'avventura immersi nella natura, e la Compagnia dei Rover, dove i ragazzi, dai 16 ai 19 anni, imparano il servizio verso il prossimo per diventare adulti consapevoli. Siamo tutti volontari - conclude - e abbiamo scelto di restare fedeli al metodo scout originale di Lord Baden-Powell of Gilwell, il Fondatore dello Scautismo. Siamo federati alla FederScout e affiliati alla WFIS, la World Federation of Independent Scouts». —
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