Da via Diaz a corso Saba bus tenuti in ostaggio da auto in sosta selvaggia
In aumento il numero di conducenti indisciplinati che parcheggiano in curva o alle fermate, creando code e problemi di sicurezza. Ma le multe non bastano

Silvano Trieste 2019-01-17 Auto e furgoni parcheggiati sulle fermate dei Bus, Rive, Corso Italia, San Giacomo, Ponziana, via dell’Istria, Corso Saba
TRIESTE Corso Saba, via Madonna del Mare, Campo San Giacomo. E ancora via Diaz, largo Barriera e via dell’Istria. Sono alcune delle strade più pesantemente interessate dal fenomeno della “sosta selvaggia” alle fermate del bus. Un “vizio” particolarmente diffuso tra gli automobilisti triestini che provoca quotidianamente crisi di nervi agli autisti della Trieste Trasporti - costretti a “chicane” e manovre da Formula 1 per dribblare i mezzi lasciati sulle strisce gialle -, e porta spesso anche alla formazione di code e momenti di blocco del traffico.
Nella mappa delle zone più critiche rientrano anche le strade di San Giacomo, le vie tra le Rive e Cavana, corso Saba, piazza Garibaldi e largo Barriera. Basta girare in auto in quelle zone a metà mattina di un giorno feriale per rendersene conto. Alle 11 lungo in via dell’Istria, poco dopo in Campo San Giacomo, sono già tre le vetture ferme in sosta vietata sullo spazio riservato al bus. I proprietari sono seduti alla guida, fermi probabilmente per aspettare qualcuno. In una delle tre auto il guidatore si è pure appisolato. Stessa via, qualche centinaio di metri più avanti, la scena si ripete. Proseguendo la marcia e scendendo verso il cuore della città, tra via Diaz e Cadorna, i mezzi della Trieste Trasporti devono far i conti non solo con le fermate quasi sempre occupate, ma anche con automobilisti “distratti” che parcheggiano in prossimità delle curve, impedendo di fatto al mezzo di girare. Accade per esempio in via Madonna del mare, con bus impossibilitato a fare manovra e circolazione completamente ferma.
Che dire poi di Corso Italia? Anche lì si registrano quotidianamente mezzi fermi agli stop dei bus. Alle 11.30 di un giovedì ci sono tre mezzi “dimenticati” sullo spazio riservato alle linee Trieste Trasporti a metà arteria. Stessa situazione in Corso Saba, dove il parcheggio selvaggio è prassi, anche per molti scooter. Non va meglio poco più lontano, su largo Barriera e soprattutto su piazza Garibaldi, dove a mezzogiorno, qualche giorno fa si contavano cinque mezzi in sosta vietata, in aggiunta a un furgoncino.
«La sosta selvaggia provoca una lunga serie di problemi - spiega Michele Scozzai della Trieste Trasporti -. Innanzi tutto c’è una questione di sicurezza: quando non può accostare, l’autobus è costretto a fermarsi in mezzo alla carreggiata, costringendo i clienti a salire e scendere in un contesto critico e rischioso. Diverse cadute, soprattutto da parte degli anziani, accadono proprio a causa di situazioni di questo tipo. Ma a rischio non solo gli anziani: nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una segnalazione della Polizia locale relativa ad una fermata di via dell’Istria, in prossimità della scuola Bergamas, spesso occupata dalle auto, pare per altro sempre le stesse. Un genitore ci ha riferito che bambini e ragazzi sono costretti a scendere dal marciapiede e andare in mezzo alla carreggiata per salire sul bus...».
La multa prevista dal codice della strada va da 40 a 164 euro per ciclomotori e motoveicoli a due ruote e da 85 a 338 euro per gli altri veicoli, con la detrazione di due punti dalla patente. «Un altro aspetto da considerate, molto grave – ricorda ancora Scozzai – è che una macchina in fermata che impedisce a un autobus di accostare rende impraticabile anche l’uso della pedana per persone con disabilità». —
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