Dainese, un anno e 4 mesi al nonno-pusher

Da rampante uomo dei party a base di sesso e cocaina negli anni ’80, a nonno pusher. Riccardo Dainese, oggi quasi settantenne, è stato condannato a 1 anno e quattro mesi di reclusione e 5mila euro di multa per aver venduto hashish e marjiuana a ragazzi, anche minorenni.
La sentenza di primo grado, pronunciata dal Gup Luigi Dainotti, è avvenuta con giudizio abbreviato. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandra Devetag, era finito in carcere lo scorso maggio.
La “base” era la sua abitazione di via San Biagio a Opicina. Era lì che i giovani, a decine, venivano a rifornirsi. Piccole dosi da 10-20 euro. Ad arrestarlo, lo scorso maggio, i carabinieri di Aurisina che gli avevano notificato un ordine di custodia cautelare del Gip Laura Barresi emesso su richiesta di Federico Frezza. Il Pm, per la condanna, aveva domandato di più: 1 anno e 10 mesi.
A incastrare l’attività del nonno-spacciatore sono state le immagini filmate da alcune micro-telecamere nascoste all’interno dell’abitazione del malvivente, oltre che varie intercettazioni telefoniche.
I giovani chiamavano, salivano su, pagavano e lui distribuiva la roba. L’ultimo episodio accertato dagli investigatori risale al 13 marzo. I carabinieri, per scoprire il giro di sostanze in quella casa di Opicina, non avevano fatto altro che appostarsi nelle vicinanze del condominio e fermare i ragazzi quando uscivano, per interrogarli.
I carabinieri avevano trovato la droga all’interno dell’abitazione durante la perquisizione. Dainese, quindi, è stato condannato anche per questo. L’uomo ha ammesso tutto, tranne il coinvolgimento di minorenni.
La difesa aveva proposto di affidare l’imputato ai lavori socialmente utili ma il giudice, temendo il pericolo di recidiva, ha detto no: rimane ai domiciliari.
Il nome di “Ricky” era diventato famoso a Trieste una trentina di anni fa per un giro di droga, sesso e feste in via Buonarroti. Un vero e proprio scandalo che aveva travolto decine di donne della Trieste bene, indossatori, fotomodelli, campioni di pallacanestro e commercianti. Una vera “bomba” di cui si era parlato per mesi e mesi.
Tutto ciò succedeva nell’appartamento di Dainese che ora, all’età di settant’anni, ha preferito ripiegare sulla vendita di hashish e marjiuana a giovani che potrebbero essere suoi nipoti.
(g.s.)
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