Dal festival all’asta Si apre la stagione del tartufo istriano

MONTONA. Un anno fa l’ambito titolo di “Veli Jože”, il leggendario gigante buono dei miti e delle leggende popolari, era andato a un bell’esemplare di tartufo bianco di 499 grammi, trovato nei boschi di Gradigne. Il proprietario lo aveva subito venduto per mille euro. Un buon auspicio per il Festival del terrano e del tartufo che si apre oggi per la terza volta nella pittoresca località istriana di Montona. E che, di fatto, inaugura la stagione del prelibato e costoso tubero che sembra abbondare nel vicino Bosco di San Marco così chiamato per via dei tronchi d’albero un tempo usati per le fondamenta di Venezia. Oltre ai tartufi saranno in mostra 23 campioni di terrano, il denso vino rosso istriano, da gustare soprattutto con i piatti di selvaggina. Di questi 13 hanno vinto la medaglia d’oro e quindi la qualità e la gioia per il palato sono assicurati. Per accedere alla degustazione sarà sufficiente acquistare l’apposito calice al prezzo di 6,7 kune e poi si potrà potrà fare per una o più volte il giro degli stand. L’appuntamento è in cittavecchia e il Comune ha predisposto appositi collegamenti autobus.
Non solo Montona, però. Il tartufo sarà protagonista di un altro appuntamento gastronomico nel cuore dell’Istria, in una località non tanto distante: Levade, nel comune di Portole, borgo che per la natura intatta e la tranquillità sembra di un altro pianeta. Proprio qui, domani alle 13, l’ex presidente della Repubblica Stipe Mesi„ aprirà le “Giornate del tartufo Zigante”, nome preso in prestito dalla nota famiglia. Sarà allestita la mostra del tartufo bianco con offerta di piatti a prezzi promozionali. Alle 15 verrà data dimostrazione della ricerca e raccolta e un’ora più tardi inizierà la vendita all’asta. Come prezzo medio si parla di 10.000 kune (1.350 euro) al chilogrammo per gli esemplari di prima e seconda classe. Anche a Levade ci sarà un’abbondante rassegna di vini della zona, soprattutto rossi. «Quest’anno la raccolta del tartufo - spiega Adriano Zigante - è in ritardo di quasi un mese a causa della prolungata siccità. La pioggia di settembre ha almeno parzialmente rimediato a una situazione che fino a poco tempo fa era quasi disperata». (p.r.)
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