Dal fiume Terzo spunta il cadavere di un uomo

Trovato da un cacciatore all’interno della riserva, in località Ponterosso. S’indaga a 360 gradi, non si esclude alcuna ipotesi

AQUILEIA

È giallo nella Bassa Friulana. Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato, nella tarda mattinata di ieri, nel fiume Terzo, all’interno della riserva di caccia di Aquileia, in località Ponterosso, circa 150 metri dopo il ponte, in direzione Aquileia. È stato un cacciatore aquileiese a fare la macabra scoperta. La vittima non è stata ancora identificata. Sono in corso indagini per capire che cosa possa essere accaduto. Di certo si sa soltanto che si tratta di un uomo tra i 40 e i 50 anni, caucasico. L’ipotesi è che sia morto per annegamento ma sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. La salma è stata portata nella camera mortuaria dell’ospedale di Palmanova.

Stando a quanto riferito, potrebbe trattarsi di una persona scomparsa oppure di qualcuno che, dopo essersi sentito male, potrebbe essere caduto nel fiume accidentalmente. Non si esclude una morte violenta o un possibile suicidio. Al momento tutte le ipotesi restano aperte. I sindaci dei Comuni di Terzo, Michele Tibald, e di Aquileia, Gabriele Spanghero, informati, da ieri mattina sono al lavoro per cercare informazioni tra i residenti ma, al momento, non risultano persone scomparse.

La vittima potrebbe abitare a Cervignano, Terzo oppure Aquileia. Il fiume Terzo, infatti, parte proprio dal territorio di Cervignano, passa per il Comune di Terzo e arriva nella città romana. «Certo – ha spiegato chi era sul posto – qualcuno residente in altri Comuni della regione potrebbe, per qualche motivo, aver raggiunto queste zone ma, per il momento, le ricerche si concentrano in questo territorio». Ieri mattina era in pieno svolgimento una battuta di caccia all’interno della riserva aquileiese, che è stata evidentemente sospesa.

Come detto, è stato un cacciatore a notare il corpo senza vita. «Mi sono avvicinato al fiume per abbeverare il mio cane – racconta Daniele –. Il corpo senza vita era impigliato in un albero. La faccia era rivolta verso il basso. All’inizio ho pensato fosse uno spaventapasseri ma poi ho guardato le scarpe e ho capito che si trattava di un uomo. Ho provato ad avvicinare il corpo con un ramo ma era incastrato. Sono andato a casa di un allevatore del posto e, con un tubo lungo circa cinque metri, sono riuscito a liberare il corpo dal tronco dell’albero. L’ho tirato fino a riva e ho fatto in modo che non fosse portato via dalla corrente. In pochi minuti sono arrivati i carabinieri. Un’esperienza orribile».

Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Aquileia, i vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano e il medico legale. —



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