Dal maltempo al nodo degli sconti anticipati I saldi in centro partono con il freno a mano

Le giornate d’avvio dei ribassi deludono buona parte degli addetti ai lavori. Male lo “start” al sabato, un po’ meglio la domenica con i crocieristi 
Lasorte Trieste 06/07/19 - La Notte dei Saldi
Lasorte Trieste 06/07/19 - La Notte dei Saldi

IL BILANCIO



I saldi estivi iniziano a rilento a Trieste. Scarsi gli affari sabato, primo giorno di ribassi, anche a causa del maltempo serale. Acquisti in ripresa domenica, con un afflusso notevole di turisti in città, anche dalla nave da crociera ormeggiata sulle Rive, ma nel complesso la partenza degli sconti viene definita fiacca dai commercianti.

E ieri, chi ha deciso di tenere aperto, non è rimasto deluso, forse per le previsioni meteo, che annunciavano tempo nuvoloso e che hanno spinto molti a rinunciare a mare e tintarella.

«Sabato lo slancio alle compere è stato frenato dal temporale», dicono da Bata: «Si puntava molto sulla serata, ma domenica è andata decisamente meglio. Abbiamo visto in particolare molti turisti, forse anche crocieristi, in particolare tedeschi, croati, russi e tanti ungheresi. Sabato invece c’erano quasi esclusivamente triestini. I saldi, qui, sono partiti subito con il 50% in meno, l’inizio però è più scarso dello scorso anno».

Considerazione simile anche da Jules, poco distante. «Domenica positiva, sabato meno, la pioggia ha bloccato chi magari, dopo una giornata al mare, voleva venire a fare un giro in centro. Nel complesso notiamo comunque meno vivacità rispetto alla scorsa estate».

Nessun confronto con il 2018, perché l’apertura è avvenuta successivamente, per altri due punti vendita della zona. «Siamo soddisfatti», dicono da Aw Lab: «Domenica abbiamo notato sicuramente più movimento e più clienti. Sabato meno. Peccato non solo per la pioggia, ma anche – aggiungono – perché il Comune non ha promosso grandi eventi per l’occasione, forse avrebbero attirato più gente».

«Si vede che le persone aspettano i saldi per comprare – commentano a propria volta da Okaidi – e anche da noi, tra triestini e turisti, la domenica è stata più viva».

E tra promozioni e super sconti, da altri negozi, titolari e commessi confermano che i prezzi spesso ribassati di tanto, per ora, non hanno scatenato i clienti.

«Sabato sembrava una giornata qualsiasi, non la prima dei saldi, con poche persone», spiegano da Ottica Inn in via Roma: «Di sera poi con la grandine la gente è scappata. Non era sicuramente l’afflusso che ci aspettavamo, di solito prendiamo un ragazzo della security come supporto, questa volta non serviva. Domenica invece siamo rimasti chiusi».

«Meglio l’anno scorso – raccontano anche da Pimkie – anche se domenica abbiamo visto parecchi turisti dalla nave da crociera».

C’è poi da fare i conti con l’annosa vicenda dei ribassi applicati in varie formule un po’ durante tutto l’anno, tra vendite speciali, sconti di primavera o di autunno, prezzi ad hoc per le festività natalizie o altre idee originali “acchiappa clienti”.

«Ormai, come sappiamo bene, l’effetto saldi di un tempo non esiste più», sottolinea Pierguido Collino dal negozio Rosini di corso Italia: «Le promozioni vengono applicate 365 giorni all’anno, non ha più molto senso farli e soprattutto presentarli come evento importante. Da noi come da altre parti sono partiti fiaccamente. Sappiamo inoltre che sono programmati nel momento sbagliato, si chiamano “di fine stagione” mentre l’estate è appena iniziata. È sbagliato tutto a prescindere. E poi – prosegue – fino a qualche anno fa c’era la regola che 40 giorni prima non erano consentiti sconti, regola poi tolta, ed è diventata una giungla. So però che il 30 luglio si parlerà dell’argomento a Trieste in una riunione con l’associazione dei commercianti: tra le questioni c’è proprio l’idea di spostare le date dei saldi. Resta poi il problema che, se in un comune attiguo non viene adottata una soluzione simile, va a scapito nostro. Insomma – conclude Collino – dovrebbe esserci un nuovo regolamento, uguale per tutta l’Italia».—



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