Dal Pisus 1,1 milioni per le attività in centro

Serviranno a favorire la nascita di nuove imprese a Gorizia. Previsto il restyling di piazza di San Rocco e Corte Sant’Ilario. La soddisfazione del sindaco Romoli
Di Francesco Fain

Sino ad oggi quando si parlava dei fondi Pisus, la mente andava alla riqualificazione (indubbiamente importante) di Corte Sant’Ilario e della piazza di San Rocco. Quasi fosse un riflesso condizionato.

Ma dall’attenta lettura del decreto di attribuzione dei 3,5 milioni (contenuto nel bollettino ufficiale della Regione) si scopre che una fetta, 1.120.000 euro, è destinata alla rivitalizzazione del centro storico. Cosa si nasconde dietro questa definizione? La possibilità per le imprese che vogliono aprire un’attività in centro di ottenere dei contributi. Non a caso, il sindaco Ettore Romoli sottolinea che si tratta della linea d’intervento probabilmente più importante perché attiene al rilancio economico della città.

I fondi Pisus

nel dettaglio

I finanziamenti ottenuti dal Comune di Gorizia riguardano tre assi: per il primo (intitolato “Riqualificazione e infrastrutturazione urbana”) sono in arrivo 2.133.493 euro, cui si aggiungeranno 1.119.456 che il Comune sborserà di tasca sua; per il secondo (“Iniziative di rigenerazione urbana”) sono stati finanziati 340.259 euro, cui vanno aggiunti i 159.024 del Comune; il terzo (“Iniziativa diretta a favorire o mantenere gli insediamenti delle Pmi”) ha a disposizione, appunto, 1.120.000 euro. «Tutti questi soldi - commenta il sindaco Romoli - ci permetteranno, in primo luogo, di riqualificare due importanti piazze: interventi che assieme ai lavori previsti nei due Corsi completeranno la riqualificazione urbanistica della città. Ma, a parer mio, ancora più importanti in quanto attengono all’economia sono gli assi B e C: il primo riguarda la rigenerazione urbana che mette a disposizione risorse per potenziare gli appuntamenti e le manifestazioni che già stiamo promuovendo per rendere appetibile turisticamente la città. Il terzo asse prevede contributi per richiamare nel centro storico nuove attività economiche e sviluppare quelle già esistenti. Il bando - assicura il sindaco - sarà condiviso a giorni con commercianti, artigiani e Camera di commercio. Questi soldi possono permetterci, forse, di fare il salto di qualità».

Patto di stabilità

addio

«Trattandosi di finanziamenti europei - aggiunge Romoli - sono fondi che non sono assoggettati al Patto di stabilità: quindi, si possono spendere liberamente». Coi famosi Pisus, che fanno parte della programmazione Por-Fesr 2007-2013 (e che dunque stanno scadendo), il Comune di Gorizia intende, fra le altre cose, dare il via ai lavori di manutenzione straordinaria del parco del castello; alla realizzazione della nuova piazza San Rocco e di corte Sant’Ilario; all’adeguamento normativo dell’archivio generale del palazzo municipale. Ancora, importante l’implementazione del progetto di bike sharing “Gorizia in Bici”. Nelle iniziative di “rigenerazione urbana” rientrano pure l’accessibilità digitale, i modelli di aggregazione commerciale, il city branding, gli itinerari storici goriziani, wi-fi.

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