Dalla Gaynor a Max Giusti al Verdi di Gorizia

GORIZIA
Quella presentata ieri nel municipio del capoluogo isontino è la decima stagione del teatro Verdi di Gorizia da quando esso è stato restaurato. In cartellone venti spettacoli suddivisi nelle tre sezioni grandi eventi (quattro spettacoli), musica e balletto (otto spettacoli), prosa (altri otto spettacoli). Anche per questa stagione il direttore artistico Walter Mramor ha voluto fare incetta di prime ed esclusive per la regione: in totale quindici, ossia il 75% degli spettacoli proposti; ciò a significare come quella del Verdi sia ormai una realtà più che consolidata nel panorama artistico del Friuli Venezia Giulia.
Il sipario s’alzerà martedì 8 novembre quando potremo ascoltare una regina della disco music, l’indimenticabile voce di “I will survive”, “Never can say goodbye” e di tanti altri successi: Gloria Gaynor. Lunedì 14 novembre, invece, avremo la frizzante performance di uno dei comici più popolari e originali dell’attuale scena italiana: Max Giusti che ci presenterà “100% comico”. Giovedì 24 novembre spazio a Massimiliano Finazzer Flory, protagonista del suo “I Promessi Sposi: una storia d’amore solo in apparenza”, spettacolo con musiche di Giuseppe Verdi eseguite dai cameristi della Scala e coreografie interpretate dalla prima ballerina del teatro scaligero Gilda Gelati.
L’immediata comicità della collaudata ditta Zuzzurro e Gaspare, impegnati con “La cena dei cretini” (testo di Francis Veber e regia dello stesso Andrea Brambilla, alias Zuzzurro), è prevista per martedì 5 dicembre mentre domenica 11 dicembre potremo applaudire in “Grace” il sudafricano “Soweto Gospel Choir”, tre volte vincitore ai Grammy e fra le più importanti formazioni gospel a livello internazionale. L’ultimo spettacolo del 2011 sarà lunedì 19 dicembre con Franco Branciaroli (pure regista) in “Servo di scena”, classico di Ronald Harwood, omaggio all’Inghilterra e al genio di Shakespeare, al teatro e al suo universale messaggio.
Il 2012 comincerà sabato 14 gennaio con “Balkanika - Musiche dall’Europa dell’Est”; sul palco 12 pianoforti, suonati da altrettanti musicisti di Gorizia e Udine, oltre al coro del Fvg diretto da Cristiano Dell’Oste; trascrizioni e arrangiamenti delle pagine, fra gli altri, di Smetana, Borodin e Balakirev, sono del sempre raffinato Valter Sivilotti. Un classico quale il cechoviano “Il giardino dei ciliegi”, per la regia del toscano Paolo Magelli, verrà rappresentato martedì 17 gennaio; giovedì 26 gennaio, spazio al tip tap rivisitato di “Tap dogs”, vero e proprio fenomeno dance mondiale.
Sabato 4 febbraio Alessandro Benvenuti, Rosalinda Celentano e le intramontabili Alice ed Hellen Kessler per la doppiezza di “Dr. Jekyll e Mr. Hide”, musical di Giancarlo Sepe dal racconto di Robert Louis Stevenson. Per il sabato successivo un altro musical: “Alice nel paese delle meraviglie”, tratta dagli scritti di Lewis Carroll, con Tania Tuccinardi, Roberta Faccani, Gabriele Foschi, Marco Bazzoni (regia e coreografie di Christian Ginepro) mentre sabato 18 andrà di scena “Otello”, col Balletto di Roma e le musiche di Antonin Dvorák: gli interpreti delle coreografie di Fabrizio Monteverde sono Vincenzo Carpino, Claudia Vecchi e Marco Bellone. Giovedì 23 la nuova commedia in due atti di Vincenzo Salemme, già applaudito a Gorizia nelle stagioni passate: “L’astice al veleno”.
Intenso anche marzo: sabato 3 “Memorie di Adriano - canzoni del clan di Adriano Celentano” interpretate dalla voce di Peppe Servillo e da cinque musicisti; lunedì 12 un “grande evento” con acrobazie, giocolieri, musica e ballo: il coloratissimo mondo di “Mother Africa” del “Circus der Sinne” che vedrà impiegati quaranta artisti; giovedì 15 avremo Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini nel pirandelliano, invero non molto frequentato, “Questa sera si recita a soggetto”; sabato 24 il “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare e su musiche di Felix Mendelssohn, col Balletto dell’opera di Riga (coreografie di Youri Vámos); mercoledì 28 un mostro sacro del teatro italianico quale l’istrionico e carismatico Paolo Poli è invitato per “Il mare”, tratto dai lavori di quella grande scrittrice che è stata Anna Maria Ortese. Il penultimo appuntamento della stagione del Verdi sarà sabato 14 aprile con l’atteso ritorno del magico violino di Uto Ughi (a proposito, sarà uno Stradivari o un Guarneri?), che, col pianista Alessandro Specchi, suo partner abituale, proporrà pagine di Ciaikovskij, Prokofiev e Debussy in un programma, tuttavia, che, al momento, risulta ancora in via di definizione.
Gran finale, poi, sabato 12 maggio, con il quarto e ultimo “grande evento” della prossima stagione: sul palco il pop sempreverde del britannico Paul Young; colui che infiammò le estati degli anni ’80 con successi quali “Love of the common people” ed “Everytime you go away”; oltre, naturalmente, al duetto con Zucchero di “Senza una donna” e a canzoni meno celebri ma pur esse belle e a noi più vicine nel tempo come, a esempio, “Now I know what made Otis blue”.
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