Dall’Ara Pacis l’invito a superare le ideologie

La Giornata del Ricordo nel luogo che dal 2009 custodisce le terre raccolte nelle foibe

MEDEA. La celebrazione del Giorno del Ricordo , svoltasi a Medea è stata particolarmente suggestiva e densa di significati. L’Ara Pacis Mundi, che custodisce dal 2009 le terre raccolte nelle foibe, è diventato un luogo di preghiera per le vittime di quell’evento e di ricordo per l’esodo degli italiani della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia. L’iniziativa è stata organizzata dall’amministrazione comunale locale, in collaborazione con il Comitato provinciale dell’Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia). Sono intervenuti il sindaco di Medea, Igor Godeas, il consigliere regionale e rappresentante dell’Anvge, Rodolfo Ziberna, il presidente della Lega nazionale di Gorizia, Luca Urizio, il comandante del Comando dei carabinieri di Mariano, Febo Ulderico Della Torre, il parroco don Federico Basso, i rappresentanti dell’Associazione delle Famiglie cadute e disperse in guerra, dell’Associazione marinai d’Italia, dell’Associazio arma aeronautica e del Gruppo alpini dell’Ana. ni. La cerimonia è iniziata con la deposizione delle corone e dei fiori e con una preghiera ed è proseguita con le riflessioni sulle foibe da parte dei bambini della scuola elementare intervenuti alla commemorazione. Nei discorsi delle autorità è stata evidenziata l’importanza di superare le pregiudiziali ideologiche e politiche e ristabilire la verità su un dramma per lungo tempo ignorato. La comprensione e la condivisione di quelle complesse vicende devono aiutarci a riaffermare quei valori di convivenza, tolleranza e rispetto delle idee altrui contro ogni forma di odio. Oggi dei tragici fatti legati alle foibe e all’esodo se ne parla sempre di più e questo aspetto è molto positivo per promuovere la conoscenza, il ricordo e la memoria anche alle nuove generazioni.

Marco Silvestri

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