Dall’asfaltatura delle strade alla gestione di un albergo

L’impresa Mari&Mazzaroli inaugura l’Hotel all’Arco in piazzetta San Silvestro Alla guida Martina Vecchiet: «Fino a pochi giorni fa facevo le paghe degli operai»
Di Silvio Maranzana
Lasorte Trieste 21/04/16 - Piazzaetta S.Silvestro, Inaugurazione Hotel All'Arco
Lasorte Trieste 21/04/16 - Piazzaetta S.Silvestro, Inaugurazione Hotel All'Arco

Un albergo direttamente gestito dall’impresa che ha ristrutturato il palazzetto in cui è collocato. É l’Hotel all’Arco che ha l’ingresso in piazza San Silvestro a fianco della chiesa di Santa Maria Maggiore, ma con una delle facciate che dà sulla piazza dell’Arco di Riccardo. Lo gestisce l’impresa Mari&Mazzaroli che i triestini ben conoscono dato che da decenni leggono ripetutamente il nome sulle transenne e i cartelli di tanti cantieri stradali. A gestirlo è Martina Vecchiet, la dipendente che fino a pochi giorni fa faceva le paghe degli operai. «Avevo qualche piccola esperienza precedente in questo settore - racconta Martina - ho accettato con entusiasmo, credo che tutto andrà per il meglio. Le stanze sono soltanto dodici (complessivamente 25 i posti letto), ma da domani e fino a lunedì saranno già tutte occupate. Due sono un po’ più lussuose dotate anche di balcone». Trieste è una città piccola, ma la posizione è comunque strategica a poche decine di gradini (la scalinata di Santa Maria Maggiore appunto) da piazza Unità.

Tra le varie strutture dell’ospitalità che si stanno moltiplicando a Trieste parallelamente alla crescita del turismo leisure (alberghi, pensioni, affittacamere, case vacanze, bed&breakfast, agriturismi) si tratta di un’altra formula tutta particolare dal momento che da queste parti non si ha notizia di costruttori che poi gestiscano le strutture realizzate, inventandosi sostanzialmente anche un altro mestiere, il che potrebbe costituire un esempio per il settore dell’edilizia che si trova ancora semiaffondato nella crisi. E infatti ieri pomeriggio, al momento dell’inaugurazione con la benedizione religiosa e il brindisi, ancor più emozionato dello staff era Antonio Barca, il presidente della Mari&Mazzaroli. «É un’esperienza nata quasi per caso - spiega - tre anni fa mio figlio aveva acquistato questo palazzetto del ’700 tutelato dalla Soprintendenza. Inizialmente pensavamo di ricavarne tre appartamenti, poi abbiamo focalizzato l’idea di un piccolo albergo. Ristrutturato lo stabile e aperto l’hotel l’abbiamo dato in gestione a un nostro conoscente, ma non siamo rimasti soddisfatti soprattutto perché non veniva fatta la manutenzione, vi sono stati spandimenti e i bagni si sono rovinati. In questi ultimi mesi dunque abbiamo proceduto a una seconda ristrutturazione e abbiamo poi pensato di fare la gestione in prima persona. Abbiamo settanta dipendenti, facciamo i lavori per l’AcegasApsAmga, recentemente abbiamo asfaltato via Roma e via Valdirivo, stiamo costruendo un depuratore a Pordenone - spiega Barca - non credo che avremo crisi di lavoro, ma questo albergo può essere un piccolo aiuto in più». Un’evoluzione impensabile sia quando l’azienda è stata fondata a Pola da Onorato Mazzaroli prima della Seconda guerra mondiale, sia nel 1980 quando la ditta Mari&Mazzaroli di Riccardo Mari viene trasformata in società per azioni e l’attuale presidente, cioé il geometra Antonio Barca, già collaboratore del capitano Mari dal 1963 è chiamato a ricoprire la carica di direttore tecnico.

«Per adesso - aggiunge Martina Vecchiet - abbiamo assunto tre receptionist che fanno turni di sei ore ciascuno e due cameriere e abbiamo stretto una convenzione per i pasti con il ristorante L’Etrusco. È partita anche un’operazione di marketing e abbiamo un sito web e una pagina facebook».

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