Dalle friselle pugliesi ai cicchetti veneziani

Con dieci euro da “Pane e vino” si esce soddisfatti. Perché proprio di questi due prodotti si tratta. Sono loro che, di vario tipo, vengono proposti in diverse tonalità, per un pranzo che con poco...
Lasorte Trieste 22/01/17 - Eataly
Lasorte Trieste 22/01/17 - Eataly

Con dieci euro da “Pane e vino” si esce soddisfatti. Perché proprio di questi due prodotti si tratta. Sono loro che, di vario tipo, vengono proposti in diverse tonalità, per un pranzo che con poco lascia la bocca appagata. Bevendo un buon calice di Cabernet Franc a tre euro, si può contemporaneamente tamponare la fame con la frisellina pugliese, con pomodorini datterini, basilico fresco e mozzarella pugliese. Tutto per la modica cifra di quattro euro e mezzo.

Oppure si passa all'acciuga con pane croccante e burro morbido. Una “scioglievolezza”, come dice qualcuno, degustabile per otto euro. Oppure si può puntare sulla ventresca accompagnata da linguelle di pane e panna acida, il tutto per dodici euro e mezzo.

Le insalate colorate la fanno da padrone. Con sette euro e mezzo si è satolli. Misticanza mescolata a rucola, zucca arrosta - i prodotti di stagione sono privilegati - caprino e semi misti vanno benissimo.

Oppure ci si può orientare sull'Adriatica: radicchietto verde, valeriana, sardoni barcolani “in savor” e fagioli borlotti con uova, per complessivi nove euro e mezzo. Si potrebbe proseguire l’elenco piuttosto a lungo, la lista è molto nutrita (mai termine appare più azzeccato, tra l’altro).

Ma per le donne che amano le cose sfiziose tenendo però l'ago della bilancia sotto un certo limite, vanno benissimo le zuppe di legumi. Sette euro e cinquanta, e un po' d'acqua per non esagerare.

Per tornare alle golosità veneziane, con i “cicchetti” il massimo che si può spendere è quattro euro, con un mix di ricotta, bottarga e limone. (b.m.)

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