Dalle zone industriali alle piste ciclabili: piani regolatori senza confini tra Gorizia e Nova Gorica

l Comitato Urbanistica incontra i Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter. L’obiettivo è di arrivare a uno sviluppo urbano armonico nell’area transfrontaliera

Francesco Fain
Veduta aerea di Gorizia e Nova Gorica con l'Isonzo
Veduta aerea di Gorizia e Nova Gorica con l'Isonzo

Progettare assieme. Scongiurando ciò che è accaduto nel passato con piste ciclabili interrotte fra Gorizia e Nova Gorica e zone industriali (di là) confinanti con aree residenziali (di qua): vedi caso Livarna a Montesanto.

Questo è l’obiettivo del Comitato Urbanistica del GectGo che sta sviluppando rapporti sempre più stretti e scambi di informazioni tra i Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba in materia di pianificazione urbana nell’area transfrontaliera. Già a maggio ci fu un primo incontro durante il quale furono presentate ai due Comuni di Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba le anticipazioni delle linee-guida del nuovo Piano regolatore di Gorizia. Ora, i tecnici delle tre municipalità e i vicesindaci di Gorizia, Chiara Gatta e Nova Gorica, Anton Harej, si sono nuovamente riuniti per condividere i passi fatti nelle modifiche dei Prgc dei tre Comuni da approvare nei prossimi mesi. Si è parlato di «approcci strategici».

Le aree di tangenza

L’obiettivo delle tre città è di dare vita, nei limiti del possibile, a uno sviluppo armonico e sostenibile dei centri urbani. Si è discusso a lungo su vari aspetti concreti, tra cui la condivisione delle linee-guida dei nuovi Piani regolatori a cui i tre Comuni stanno lavorando. Si è proceduto anche all’individuazione delle cosiddette “aree di tangenza” che richiedono approcci strategici simili: dal torrente Corno al fiume Isonzo, passando per l’area transfrontaliera di Casa Rossa/Rafut.

I componenti del Comitato e i tecnici comunali hanno, più volte, ribadito l’importanza di una pianificazione territoriale che tenga «reciprocamente conto» delle sfide esistenti ma anche dei bisogni e delle necessità di tutto il territorio transfrontaliero.

La criticità

Purtroppo, non è ancora possibile pensare ad una pianificazione urbana congiunta, viste le permanenti differenze normative e amministrative ma tale collaborazione rappresenta un valore aggiunto dall’alto peso specifico che risponde alle esigenze della cittadinanza e dei tre Comuni nel loro complesso. Insomma, ci vorrà del tempo per una “città unica”.

Durante la riunione è stato, anche, evidenziato che sia il Comune di Nova Gorica, sia quello di Šempeter-Vrtojba, sono coinvolti e stanno collaborando alla predisposizione del Piano regolatore regionale che comprenderà l’intera area urbana transfrontaliera. «Tutti i membri del Comitato, i tecnici e i due vicesindaci si sono trovati - fa sapere il GectGo - in pieno accordo nel condividere i documenti che verranno predisposti per l’adozione dei nuovi Prgc nei prossimi anni».

Il progetto Isonzo-Soča

Durante la riunione è stato, poi, ricordato il ruolo fondamentale avuto della commissione urbanistica nella realizzazione del progetto Isonzo-Soča, ancora oggi uno dei due punti qualificanti di progettualità efficace gestita dal GectGo finanziata dall’Unione europea. Proprio su questo solco sarà importante continuare, magari implementando tale progetto con un “Isonzo-Soča 2”, oppure realizzando altre idee progettuali in collaborazione con le tre Università presenti a Gorizia e Nova Gorica ed esperti del settore. Non a caso, le direttive del nuovo Prgc di Gorizia si pongono l’obiettivo di valorizzare, recuperare e ampliare la rete naturale diffusa nella città, in particolare le aree lungo il fiume Isonzo. Poi, c’è la proposta di pianificare i collegamenti e gli spazi che interconnettano le aree del centro urbano di Gorizia e le aree urbane oltreconfine, che già ospitano eventi stagionali conosciuti.

Risorse aggiuntive

Il GectGo annuncia, sin d’ora, che si impegnerà ad individuare risorse aggiuntive attraverso bandi europei, nazionali e/o regionali per l’implementazione di nuovi progetti che abbiano le seguenti priorità: sviluppo urbano sostenibile, sport, turismo culturale sostenibile, tutela dell’ambiente con particolare riferimento alla regione dell’Isonzo, declino demografico, economia, mobilità sostenibile e infrastrutture stradali (mobilità urbana ed extraurbana). —

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