Dall’Isontino battaglia contro il «cibo anonimo»

Raccolta di firme per chiedere alla Ue di mettere uno stop. La città è sede di uno dei mercati di Campagna amica
Bonaventura Monfalcone-12.12.2018 Firma petizione coldiretti-Municipio e Piazza Falcone Borsellino-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-12.12.2018 Firma petizione coldiretti-Municipio e Piazza Falcone Borsellino-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Coldiretti ha scelto Monfalcone ieri per lanciare a livello isontino la raccolta di firme per chiedere all’Ue di mettere uno stop al “cibo anonimo”, andando quindi a un’etichettatura più chiara e in grado di tutelare le aziende agricole e i consumatori. Paradossale che l’iniziativa, sostenuta a livello nazionale anche da Slow Food e a livello europeo da associazioni di Spagna, Francia, Portogallo, Grecia e Polonia, parta da una realtà come quella monfalconese a vocazione industriale.

«Monfalcone è però sede di uno dei nostri mercati di Campagna amica, dove i produttori locali portano ai cittadini i loro prodotti – ha spiegato la presidente di Coldiretti Gorizia Angela Bortoluzzi –, e lo è in una piazza centrale e intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due persone che per tutta la loro vita si sono battute per la legalità». Già, perché etichette poco trasparenti sono, per Coldiretti e gli altri promotori della raccolta di firme, un incentivo alla falsificazione, se non alle frode, alimentare. «Il falso Made in Italy negli ultimi anni è aumentato del 75% ed ha assunto un valore attorno ai 100 miliardi di euro», ha aggiunto Bortoluzzi, presentando l’azione di Coldiretti in municipio assieme al sindaco Anna Cisint. Tra i primi firmatari della “petizione” rivolta all’Unione europea al banchetto allestito per in piazza Falcone e Borsellino, in occasione della presenza settimanale dei coltivatori diretti. Ad aderire all’iniziativa anche l’assessore di Fogliano Redipuglia Rosanna Tosoratti, l’assessore di Ronchi dei Legionari Marta Bonessi, il presidente del Consorzio di bonifica della pianura isontina e della sezione sancanzianese di Coldiretti Enzo Lorenzon. Ad aderire alla sottoscrizione sono stati però anche diversi cittadini, come l’ex sindaco Silvia Altran, che nella piazzetta poco dopo le 9 stavano già effettuando acquisti di frutta e verdura, ovviamente di stagione, formaggi, salami e “crodeghini” ai cinque banchi di altrettanti produttori del territorio del Basso Isontino. Coldiretti, Slow Food e gli altri promotori dovranno comunque raccogliere almeno 1 milione di firme di cittadini europei in almeno 7 Paesi membri dell’Ue.

«L’obiettivo non è impossibile e noi ci siamo dati come termine per raggiungerlo la fine di febbraio», hanno spiegato ieri altri esponenti dell’associazione degli agricoltori. Da parte sua l’amministrazione, come preannunciato dal sindaco, renderà disponibili i moduli per la raccolta di firme anche nell’Urp in municipio. Le firme saranno raccolte poi ogni mercoledì nel mercato Campagna amica in piazza Falcone e Borsellino. È possibile effettuare la sottoscrizione anche on line al sito www. sceglilorigine. coldiretti. it. «Come amministrazione vorremmo inoltre organizzare con Coldiretti un incontro di informazione a gennaio», ha aggiunto il sindaco. —



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