Dallo sciacallo dorato al gabbiano zafferano Gli ospiti Enpa del 2016

Accolti negli spazi di via de Marchesetti 2.597 animali Numerosi i volatili feriti. E poi ci sono anche lepri e caprioli
Di Riccardo Tosques

La carica dei 2mila 597. Tanti sono gli ospiti presi in cura nel 2016 dall'Enpa di Trieste, la struttura di accoglimento animali di via de Marchesetti presieduta da Patrizia Bufo.

Oltre 2mila sono gli animali selvatici soccorsi dall'Ente, pari all'80% del totale. Grande clamore fece nel giugno scorso la liberazione di uno splendido giovane sciacallo dorato, unico animale in tutta Europa di questa specie ad essere stato catturato vivo e ferito: dopo essere stato curato senza sedazione venne liberato in Carso diventando una piccola star del web. Gli uccelli rappresentano invece il 59%, ossia la percentuale maggiore, di animali curati. Molto elevato il numero di rapaci notturni con ben 28 assioli, nella maggioranza dei casi pulli (pulcini) nati in estate ma anche adulti debilitati dalla migrazione in aprile. Non sono mancati civette o gufi comuni. Tra i rapaci diurni ricoverati la poiana, lo sparviere (si ricorda l’esemplare rimasto ferito all'occhio e “incastrato” all'interno della stazione delle autocorriere di Muggia dopo una caccia al colombo avvenuta a inizio gennaio), nonché un gheppio giovane e un astore. Molti di più sono stati i piccioni, ben 279, ricoverati in seguito ad impatti contro vetri o automobili. E poi 149 rondoni, la maggioranza nidiacei rinvenuti a terra. Numeri ancora maggiori hanno coinvolto invece i gabbiani: 322 i reali e 19 i comuni.

Il più ammirato è stato un raro esemplare di gabbiano zafferano curato e liberato. Hanno trovato accoglienza all'Enpa anche 180 cornacchie grigie e i simpatici 7 nidiacei di taccole, provenienti dalla zona di largo Panfili, dove è presente un'ampia colonia. Più complesso il caso dei soggetti di pappagalli calopsite avuti in affido giudiziario dal Corpo forestale regionale che presentavano una importante patologia aviaria che ha costretto l'Enpa ad un blocco sanitario del primo piano dei ricoveri: una volta risanati gli animali sono stati successivamente riconsegnati alle autorità competenti. Ultimi, ma non ultimi, i germani reali che hanno movimentato la scorsa fine estate muggesana essendo affetti da botulino e che hanno ritrovato la libertà nel rio Ospo lo scorso ottobre. Chiudono la lista dei volatili 124 merli, 145 passeri e 101 cincie.

Tra gli animali selvatici vanno poi menzionati i 101 caprioli, curati dopo traumi, fratture agli arti da investimento ed emorragie interne. Indubbiamente frequenti anche i ricoveri di pipistrelli (65), spesso cuccioli ma anche adulti che hanno avuto un risveglio anomalo, dovuto a cause antropiche, o feriti. Chiudono l'elenco dei selvatici gli 88 ricci, spesso affetti da parassitosi cutanee che hanno richiesto una degenza di 20 giorni per permettere una terapia risolutiva del problema.

Tra i 515 animali domestici ed esotici curati dall'Enpa i gatti rappresentano il 44% del numero totale, ricoverati in seguito della campagna di sterilizzazione, a cui l'Enpa partecipa in collaborazione con i Comuni. I gatti sterilizzati sono stati reimmessi nelle colonie di provenienza, mentre i cuccioli sono stati tutti dati in adozione. A chiudere ci sono i cosiddetti animali d'affezione non convenzionali (oltre 120) quali conigli, cavie, criceti e ratti da compagnia che sono stati accolti in seguito a rinunce da parte dei proprietari o sono stati rinvenuti in stato di abbandono sul territorio. Il caso più eclatante è quello del coniglio femmina rinvenuto due settimane fa all'interno di un cassonetto delle immondizie in via del Botro ad Altura. Per la cronaca Giuly sta bene. E presto potrà cercare una nuova casa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo