Danni cerebrali, aiuto psicologico alle famiglie

Avere un proprio caro colpito da un grave danno cerebrale è una disgrazia che cambia per sempre la vita di una famiglia, che viene stravolta in tutti i suoi aspetti: emozionali, prima di tutto, ma anche sociali, economici e burocratici.
Nella nostra regione l’incidenza del “danno cerebrale acquisito” (trauma cranico, emorragia cerebrale e anossia) è di 100-300 persone ogni 100mila abitanti e di queste 2 su 100mila abitanti si trovano in stato vegetativo e stato di minima coscienza. In provincia di Gorizia si contano più di 10 casi di persone in stato vegetativo curate nelle strutture cittadine o a domicilio.
Per dare un aiuto a tutte queste famiglie, l’associazione Amici dei traumatizzati cranici di Gorizia organizza una serie di incontri con uno psicoterapeuta e i volontari dell’associazione, per costruire un percorso di sostegno psicoemotivo.
I primi incontri del progetto si sono tenuti a inizio anno, ma ora sono ripresi, grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia: l’appuntamento è nella parrocchia di San Giusto, in via Aquileia, 14. Per informazioni si può contattare la signora Marina al numero 3299580310.
Il progetto si realizza in un laboratorio dove i familiari dei malati sperimentano come disporre delle proprie risorse psicologiche in modo nuovo, per far fronte al notevole carico che si trovano a sopportare nella gestione del proprio caro con danno cerebrale.
L’alta partecipazione ai primi incontri ha spinto l’associazione Amici dei traumatizzati cranici a riproporre l’iniziativa, tanto che i laboratori proseguiranno anche nel corso del 2014.
L’associazione, nata nel 1995, ha proposto e operato con la Regione per la nascita del Centro regionale per gravi cerebrolesioni acquisite ed è diventata un punto di riferimento per le famiglie. Fa attività di recupero cognitivo dei piccoli danni cerebrali con una psicologa, collabora con la Regione in un gruppo di lavoro per la definizione del percorso riabilitativo, si interessa dell’organizzazione di gruppi di auto aiuto, aiuta i pazienti con la rete della Federazione a velocizzare i percorsi riabilitativi assistendo la mobilità tra regioni.
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