D’Annunzio, 4 ragazze da “100”

Katarina, Maura, Desirè e Roberta già cariche per l’avventura all’Università

Quattro ragazze e quattro storie diversissime tra loro. Tutte storie però d’eccellenza, di studentesse capaci di brillare grazie al talento e a un impegno costante sui banchi. Sono quelle delle 4 ragazze che hanno ottenuto il massimo dei voti alla maturità 2013, il cento, all’Itas D’Annunzio a Gorizia. Tra loro ce n’è una arrivata da molto lontano. Non si può certo dire che abbia meritato il cento più delle compagne, ma di sicuro è stata protagonista di uno sforzo supplementare per emergere. Si, perchè Katarina Brankovic appena 5 anni fa non parlava nemmeno una parola di italiano, al momento del suo arrivo a Gorizia dalla Serbia. Oggi, invece, è una “centista”. Katarina ha frequentato la sezione linguistica: conosce inglese, tedesco, spagnolo e, appunto, italiano, oltre alla sua lingua madre. «In Serbia i programmi tv non sono doppiati, e così abbiamo la possibilità di ascoltare fin da piccoli tante lingue diverse», spiega Katarina, che ora è combattuta sulla scelta dell’università. Vorrebbe studiare lettere e filosofia, ma è consapevole dei pochi sbocchi lavorativi che questo potrebbe garantirle. Allora pensa a Economia internazionale in lingua inglese a Trieste «per poi - dice - trasferirmi a Berlino». La ronchese Maura Camolese, invece, resterà in zona, per l’università. A settembre tenterà il test d’ingresso a Medicina, a Trieste, e vi arriverà con la carica del cento appena ottenuto all’Itas. «Mi è sempre piaciuta la chimica, e visto che da tempo sogno di studiare medicina, so che questa materia mi tornerà utile anche all’università – dice Maura -. Mi aspetta un’estate di studio, ma questo non mi spaventa,». Anche Desirè Nicolaci (Turistico) ha coronato i suoi lunghi sforzi con il voto più alto. È già in vacanza a Malta, poi, Roberta Adinolfi (Tecnico Salute). «Un po' di vacanza con i libri sotto mano – racconta -, visto che proverò ad entrare a Medicina a Udine. Mi piacerebbe specializzarmi in Cardiologia». Roberta è molto decisa quando parla del futuro: «È vero che oggi la crisi toglie ogni certezza ai giovani, ma credo che se uno ha voglia di sacrificarsi, impegnarsi e magari anche allontanarsi da casa, le possibilità ci siano tutte».

Marco Bisiach

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