Dean, c’è il nulla osta per i funerali

Avverrà tra qualche giorno l’ultimo atto della tragedia del Montasio: i funerali di Federico Dean, 41 anni, ucciso da un fulmine vicino alla cima dello Jof dopo aver disperso le ceneri del fratello Matteo sulla cima.
Ieri mattina il sostituto procuratore di Tolmezzo, Luca Olivotto, ha firmato il nulla osta per la sepoltura. Lo ha fatto al termine di un’istruttoria-lampo condotta dai finanzieri di Sella Nevea. È stato un atto dovuto, che nella sua essenzialità conferma di fatto la ricostruzione di Gabriel Franco, l’amico di Federico che si trovava con lui in montagna. Anche Gabriel à stato colpito da un fulmine ma, dopo essere stato sbalzato in alto, è ricaduto fortunosamente vicino al precipizio perdendo i sensi. Federico Dean invece è stato scagliato dalla violenza della folgore a oltre dieci metri di altezza precipitando poi dal baratro della scala Pipan e morendo dopo un volo di oltre sessanta metri.
Federico Dean e Gabriel Franco erano partiti da Trieste attorno alle 4 del mattino di lunedì scorso. Intorno alle 14 sono arrivati alla meta: la cima della montagna a oltre 2.700 metri di altezza. Lì hanno aperto l’urna con le ceneri e hanno fotografato quella che è stata la loro cerimonia. Poi hanno preso la via verso valle.
Ma in breve il meteo, già variabile, ha virato verso la pioggia. Si è scatenato in fatti un violento temporale e un un fulmine si è scagliato a pochi metri dal punto in cui si trovavano i due, in prossimità della scala Pipan oltre un ghiaione.
«Quel luogo rappresentava uno dei desideri mai raggiunti da Matteo. Era salito su quelle ferrate ma non era mai riuscito ad arrivare in cima, dove sta la croce. Con Federico ci siamo detti detti: “Lo portiamo noi lì, e lasciamo che il vento se ne porti vie le ceneri”», ha raccontato Gabriel Franco.
Sulla vicenda tragica sono anche intervenuti gli uomini del soccorso alpino. «Le nostre montagne sono belle e accessibili, ma quando cambia il tempo possono diventare un inferno - ha affermato uno di loro con esperienza pluridecennale - quindi consigliamo sempre di affrontare gli itinerari alpinistici in condizioni di tempo stabile. E bisogna anche che tutti sappiano che la Scala Pipan, in una zona soggetta a scarichi elettrostatici, durante i temporali diventa un parafulmine, tanto che si consiglia, in caso di mal tempo, di scendere a valle per la via normale». (c.b.)
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