Decima Mas e saluti romani, c’è l’esposto

L’Anpi ha deciso di rivolgersi alla Procura. La presidente Di Giantantonio: «Si verifichi se c’è stata apologia del fascismo»

Finirà in Procura il caso Decima Mas, a Gorizia. L’Anpi infatti presenterà un esposto per chiedere se nell’accoglienza dei reduci in municipio con tanto di esecuzione dell’inno dell’associazione, ma anche nel saluto romano di cui sarebbe autore il consigliere comunale di Forza Italia Fabio Gentile durante l’appello delle sedute, si possa ravvisare un reato, con la violazione in particolare della legge Macino sull’apologia del fascismo.

Ad annunciarlo sono stati ieri gli stessi vertici locali dell’Anpi, esprimendo grande preoccupazione per la manifestazione annunciata per questa sera da CasaPound e per la celebrazione in teatro Verdi per la ricorrenza del Giorno del Ricordo. Ad incontrare la stampa c’erano, tra gli altri, la presidente dell’Anpi di Gorizia Anna Di Gianantonio e il presidente provinciale Ennio Pironi, oltre a Patrik Zulian del comitato nazionale Anpi, a Franco Perazza in rappresentanza del Partito Democratico e a diversi esponenti del Forum. Di Gianantonio, in particolare, ha riportato gli esiti del confronto avuto nei giorni scorsi con il prefetto, al quale l’Anpi ha segnalato alcuni episodi specifici: i presunti saluti romani di Gentile durante l’appello in aula, il ricevimento dei reduci della Decima Mas e l’esecuzione del suo inno in municipio, il fatto che durante le celebrazioni per la Giornata della Memoria sia stato impedito all’Anpi e all’Aned di prendere ufficialmente la parola. «Inoltre, abbiamo ricordato al prefetto quanto è successo lo scorso anno – ha detto Di Gianantonio –, quando è stato permesso a CasaPound di manifestare in occasione della festa del 25 aprile. Non deve più accadere».

L’Anpi si chiede anche il senso della cerimonia della Decima Mas nell’atrio del municipio, dove la lapide ricorda i dipendenti comunali deportati, e non i caduti della flottiglia. «Il sindaco Ziberna ci dice di rivolgerci alla magistratura se riteniamo ci sia qualcosa di sbagliato in tutto questo? È quel che faremo, infatti, presentando un esposto». Oggi, intanto, l’Anpi presenterà al Ministro Orlando in visita in città una lettera per chiedere di poter apporre sul muro del carcere di via Barzellini, possibilmente il 25 aprile, una targa in memoria dei detenuti reclusi per antifascismo, mentre, come ha spiegato Ennio Pironi, l’associazione non sarà in teatro Verdi per la celebrazione del 10 febbraio. «La manifestazione è organizzata anche dalla Lega Nazionale – ha detto –, il cui presidente ha offeso più volte noi e i caduti per la Resistenza definendoli “assassini”, “banditi” e “traditori”. Non possiamo accettare il confronto a queste condizioni».

Intanto proprio la Lega Nazionale, attraverso il suo presidente Luca Urizio, introduce l’appuntamento con l’intervento del giornalista Toni Capuozzo in Teatro Verdi pensato per il Giorno del Ricordo e organizzato assieme all’Anvgd, a partire dalle 17 di oggi. Un appuntamento che, scrive, «serve a contestualizzare la vicenda delle foibe e dell’esodo in un quadro storico più complesso, il quale consente di congliere ancor meglio la portata della sciagura che colpì le comunità italiane dell’Adriatico orientale. Un’ampia panoramica storica serve anche a demolire le fastidiose iniziative di riduzionisti e giustificazionisti delle stragi nelle foibe e nell’esodo».

(m.b.)

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