«Dedicato a nonno Oreste morto nel ’16 sul Sabotino»

Premiato Verdone: «È sempre un piacere venire a Gorizia e questa volta ancora di più. Ho iniziato scrivendo monologhi e “Un sacco bello” è nato così»
Di Stefano Bizzi
Bumbaca Gorizia 16_07_2016 Premio Amidei incontro con Carlo Verdone © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16_07_2016 Premio Amidei incontro con Carlo Verdone © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Una dedica speciale per il Premio all’Opera d’autore 2016. Carlo Verdone ha dedicato il riconoscimento al nonno Oreste. Ieri, prima al Palazzo del Cinema di piazza Vittoria, poi al Parco Coronini, l’attore e regista romano ha sorpreso tutti. «È sempre un piacere venire qui a Gorizia e questa volta vengo con una motivazione in più. Sono molto contento che a consegnarmi il premio sia Massimo Gaudioso, grande sceneggiatore, e intendo dedicare il riconoscimento a mio nonno Oreste che è morto nella Prima guerra mondiale sul Monte Sabotino: senza di lui, non ci sarebbe stata tutta la stirpe dei Verdone». Nella motivazione del premio si legge: «Dalla storia del cinema ha assorbito personaggi, temi e situazioni, cui ha saputo unire un’innata e acuta capacità di osservazione del reale, dando così vita a un mix esplosivo ed esilarante che è la nota caratteristica della sua arte. Autore a tutto tondo, capace di padroneggiare l’intero processo creativo dell’opera filmica, dalla scrittura, alla produzione, alla recitazione, Carlo Verdone ha raccolto e trasformato l’eredità di maestri e amici di eccellenza come De Sica, Fellini, Sergio Leone, facendo del suo cinema una delle riflessioni più acute dell’Italia contemporanea».

Nel corso dell’incontro del pomeriggio con la direttrice artistica del Premio Amidei Mariapia Comand e al critico cinematografico e conduttore di “Hollywood Party” Enrico Magrelli, Verdone ha raccontato i film che ha amato e i suoi esordi nel teatro sperimentale. «Iniziai scrivendo dei monologhi. Scrivere monologhi non è scrivere una sceneggiatura. La sceneggiatura non è una cosa che si improvvisa. ‘Un sacco bello’ e ‘Bianco rosso e Verdone’ sono figli di quei monologhi. È grazie a Sergio Leone che ho capito cos’è una sceneggiatura, ma ho cominciato a sentirmi sicuro solo al settimo film, quando ho scritto “Io e mia sorella”. Prima non avrei mai affrontato da solo una cosa del genere». Durante la chiacchierata non sono mancati, naturalmente, i momenti di divertimento. Verdone ha raccontato la genesi dei suoi personaggi più popolari che, come ha sottolineato, sono nati dalla realtà: «Avevo un’attitudine a captare quei dettagli a cui le persone normali non fanno mai caso e li ingrandivo con una lente d’ingrandimento durante le performance». Il premio all’opera d’Autore continuerà ad essere protagonista dell’Amidei oggi con due film: alle 10.30 e alle 14 verranno proiettati “Compagni di scuola” e “Io la conoscevo bene”. Ad aprire la quarta giornata di programmazione saranno, a partire dalle 10, nella Mediateca “Casiraghi” le masterclass di Enrico Magrelli, Aldo Grasso e Ivan Cotroneo e la proiezione di “The Italian Americans”. Protagonista assoluta della giornata sarà però la sezione “Spazio off: Claudio Caligari” con due film del regista prematuramente scomparso: “Amore tossico” del 1983 sceneggiato assieme a Guido Blumir e “L’odore della notte” del 1998. A indagare le pieghe della filmografia di Caligari sarà la tavola rotonda “Outsider di culto: Claudio Caligari” prevista alle 18 nella sala 2 del Kinemax con Roy Menarini, Michele Galardini, Simone Venturini e Diego Cavallotti. Prosegue anche la sezione “Racconti privati, memorie pubbliche / A nuova vita” con “Circle Rough Cut – Il tempo sospeso del circo e la sua memoria cinematografica” di Valentina Monti, secondo progetto di film tutto sul circo prodotto da Kiné di cui verrà presentato in anteprima un breve assaggio alla presenza dell’autrice e del produttore Claudio Giapponesi. A seguire “Circo Togni Home movies - Un ritratto di famiglia con elefanti”. A chiudere la giornata alle 21.15 sarà al Parco Coronini il film “Un bacio” di Ivan Cotroneo, sceneggiato dallo stesso Cotroneo assieme a Monica Rametta, e interpretato dall’esordiente di Poggio Terza Armata, Grillo Rimau Ritzberger.

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