Defibrillatori in tutto l’Isontino con il progetto di Federfarma

Marco Bisiach



Riuscire a dotare di un defibrillatore, di qui a un anno, almeno la metà delle farmacie dell’ex provincia di Gorizia. È questo l’obiettivo, ambizioso ma concreto, e soprattutto votato a migliorare la sicurezza degli abitanti dell’Isontino, del progetto “Cuore Isontino”, lanciato a giugno da Federfarma Gorizia e già in grado di far segnare i primi risultati concreti. Ad oggi sono stati consegnati e installati i primi 5 defibrillatori semiautomatici (Dae) a disposizione della comunità, collocati sulle pareti esterne di altrettante farmacie isontine. Parliamo delle farmacie D’Udine di Gorizia, San Nicolò di Monfalcone, Al Lago di Doberdò, Rampino di San Canzian d’Isonzo e Luciani di Sagrado.

«È un progetto che abbiamo intrapreso con convinzione, anche grazie alla collaborazione della ditta specializzata Met Life di Udine – spiega Anna Olivetti, vicepresidente di Federfarma Gorizia, oltre che numero uno dell’Ordine dei farmacisti dell’Isontino –. Siamo partiti dalla considerazione che il nostro territorio è dotato ancora di un numero relativamente troppo basso di defibrillatori in luoghi pubblici, e visto che le farmacie sono presenti capillarmente in tutte le città e in tutti i paesi, ci è sembrato il modo migliore di coprire tutta l’area di competenza. Per il momento ci sono già queste prime cinque adesioni, ma nel giro di un anno contiamo di riuscire a dotare di Dae almeno la metà delle strutture dell’Isontino».

Alcune lo hanno già a disposizione, altre invece potranno aderire nel tempo. Federfarma funge da coordinamento del progetto, e promuove i corsi di formazione per l’utilizzo dei defibrillatori, mentre sono le singole farmacie a dover aderire, ovviamente su base volontaria, all’iniziativa, facendosi carico anche della manutenzione degli strumenti salvavita. «I defibrillatori sono posizionati in una teca, a disposizione di chiunque ne avesse bisogno in caso di emergenza – spiega ancora Anna Olivetti –. Nell’istante in cui vengono prelevati, inviano un segnale alla centrale regionale, in modo da permettere l’immediata localizzazione dell’emergenza, anche se poi in questi casi è sempre doveroso contattare subito anche il 118». —

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