Delitto di Udine, la ricostruzione del gip "Le due ragazze a cavalcioni sopra la vittima"

"Eravamo salite entrambe a cavalcioni sopra di lui, sulla pancia e sul torace di Mirco". Sarebbe cominciata così, secono le dichiarazioni fatte dalle due quindicenni accusate dell'omicidio di Mirco Sacher al carabinieri e al pubblico ministero, riportate dal Gip nelle 13 pagine di ordinanza della convalida del fermo, la colluttazione che ha portato al decesso dell'ex ferroviere di 66 anni.
Una ragazza lo "aveva inizialmente afferrato per le mani" e l'altra "lo aveva preso per il collo", imitata poi dall'amica che, in quei momenti concitati, "aveva anche ricevuto un morso al seno da Sacher forse, a dire della stessa, nel tentativo di rialzarsi". La colluttazione è terminata quando "dopo aver detto la parola basta, Sacher è diventato viola in viso e ha smesso di parlare e respirare".
La colluttazione sarebbe cominciata, secondo il racconto delle ragazze, da un approccio sessuale da parte di Sacher, sgradito alle due giovanissime. Approccio scattato quando, anzichè accompagnarle in stazione "l'uomo si era feramto in una strada ferrata a suo dire solo per parlare", mentre poi avrebbe iniziato a toccare le gambe e il seno di una delle giovani. La ragazza allora è uscita infastidita dalla vettura, seguita dall'amica. Anzichè allontarsi, però, le due ragazze sono rimaste vicino alla macchina a scherzare, finchè l'uomo, che cercava di avvicinarle a sè, non ha fatto sbattere la testa di una di loro contro un palo.
A questo punto sarebbe scattata la reazione della giovane che lo avrebbe buttato a terra, arrabbiata. Ne è poi seguita una colluttazione che ha provocato i segni riscontrati sul corpo delle ragazze durante la visita al Burlo. "Oltre all'ematoma sul seno - ravvisa ancora il Gip nell'ordinanza - è anche pacifico che nel corso dell'ispezione è stato riscontrato un ematoma al capo della ragazzina, compatibile con l'urto contro il capo".
Alla luce di questa ricostruzione, come noto, il gip del Tribunale dei minori di Trieste ha convalidato il fermo per entrambe le ragazzine autoaccusatesi dell’uccisione di Mirco Sacher, ma per il solo reato di omicidio preterintenzionale. Il gip non ha ritenuto valide le ipotesi di reato per omicidio volontario e per furto aggravato in alternativa alla rapina, che dunque cadono, almeno per il momento.
Ciò perchè - si è saputo dagli inquirenti - tutto ancora si sta svolgendo in un quadro incompleto, sia dal punto di vista investigativo, sia dal punto di vista anatomopatologico. Tanto è vero che se questo quadro dovesse cambiare potrebbe anche cambiare il tipo di reato e quindi l’incriminazione.
Per il momento il pm ha valutato che, nel corso degli episodi avvenuti tra l’uomo le due giovani, le azioni di queste ultime sono andate oltre le intenzioni, anche se non in maniera casuale. Secondo gli inquirenti si può anche parlare di un approccio di tipo sessuale non gradito che avrebbe fatto scattare nelle ragazzine una reazione che ha portato alla morte di Mirco Sacher. Ma le adolescenti non avevano intenzione di uccidere. Sarebbe questa la ragione che ha spinto gli inquirenti a ipotizzare l’omicidio preterintenzionale. Resta peraltro forte il movente di tipo economico, per il quale sono state approfondite le testimonianze.
Le quindicenni trascorreranno i prossimi due mesi in strutture protette di Trieste.
«Il pubblico ministero chiederà che venga effettuato l’esame del Dna» su alcuni reperti, richiesta «che posso già annunciare che la mia assistita accoglierà», spiega l’avvocato Federica Tozel, che assiste una delle due quindicenni, all’uscita dalla struttura protetta dove si trovano le ragazze e dove si è svolta l’udienza di convalida. La legale ha spiegato che «le ragazze andranno in due comunità distinte».
L’udienza di convalida era iniziata alle 11 circa. Entrambe le quindicenni udinesi si sono avvalse della facoltà di non rispondere, su consiglio dei loro avvocati.
Intanto emergono alcune immagini riprese dalle telecamere fisse di un bar che riprendono l’ingresso domenica scorsa delle due ragazze insieme al pensionato ucciso a Udine. Sono le 10.30. Secondo il racconto delle giovani, sono state loro a telefonare a Mirko Sacher, una sorta di nonno acquisito per una delle due, per chiedergli di andare insieme in gelateria. Il video, trasmesso da Sky Tg 24, mostra l’ingresso nel locale di Remanzacco. L’uomo indossa jeans e un giaccone; la prima ragazza, capelli rossi, corporatura un po’ robusta, non alta, veste una giacca blu con cappuccio imbottito di finta pelliccia, leggins grigi a grossi disegni bianchi e scarpe da ginnastica. La telecamera la inquadra da dietro. L’altra giovane, capelli corti e indossa un giubbetto di pelle.
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