Delitto Pasolini, dal Dna una svolta. E Pelosi ai pm: "Erano in sei, ucciso da due"

«Quella notte all’Idroscalo di Ostia c’erano tre automobili, una motocicletta e almeno sei persone. Oltre all’Alfa Gt di Pierpaolo Pasolini, erano presenti una Fiat 1300 e un’altra vettura identica a quella dello scrittore». Giuseppe Pelosi, detto Pino "la rana", unico condannato per il delitto del 2 novembre 1975, è tornato a parlare della morte di Pasolini davanti al pm Francesco Minisci fornendo, per l’ennesima volta una diversa verità.
Per anni si è autoaccusato del delitto, poi a partire dal 2005, ospite in una trasmissione tv, ha ritrattato tutto e ha chiamato in causa tre persone sostenendo di non poter fare i loro nomi solo per timore di vendette e ritorsioni. Ora, dopo aver spiegato al magistrato che «la sua conoscenza con Pasolini era vecchia di qualche mese», Pelosi ha sostenuto di ritenere con qualche dubbio che «sulla motocicletta ci fossero i fratelli Borsellino: non ne sono certo ma li avevo visti seguirci lungo tutto il tragitto dalla stazione Termini».
«Era buio pesto - ha detto ancora Pelosi, raccontando quello che sarebbe successo all’Idroscalo - e ho visto solo i mezzi arrivare sul posto. Poi due persone hanno preso Pasolini e lo hanno trascinato fuori dall’auto. Io sono scappato e mi sono allontanato e sentivo Pierpaolo gridare e chiedere aiuto». Pino "la rana" ha poi scagionato Giuseppe Mastini, più conosciuto come Johnny "lo zingaro": «Lui non c’entra nulla con la morte di Pasolini».

«In questi anni Pelosi - ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Alessandro Olivieri - ha sempre cercato di dimenticare. Solo di recente ha deciso di aprirsi e raccontare una volta per tutte qualcosa di quella vicenda che lo ha marchiato a vita. Sono sicuro che la procura riuscirà a dare presto una svolta alle indagini e ad affrancare Pelosi da un omicidio mai commesso».
La nuova versione fornita da Pelosi stavolta sarebbe avvalorata da qualche fatto: le tracce di Dna rinvenute sugli indumenti dello scrittore e che ora sarebbero all'esame dei magistrati. I pm sospettano che si tratti delle tracce dei presunti complici di Pelosi.
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