Demanio, all’asta un pezzo dell’ex Ospedale militare

Il doppio fabbricato in abbandono è attiguo al futuro campus universitario e collegato da un camminamento. Staccato dal resto del complesso nel 1975
Lasorte Trieste 06/04/14 - Vicolo dell'Ospitale Militare 5 e 5/1
Lasorte Trieste 06/04/14 - Vicolo dell'Ospitale Militare 5 e 5/1

Un edificio doppio di quattro piani con un porticato di collegamento, una corte urbana tenuta (un tempo) a giardino, una tettoia per le auto e un camminamento coperto che scende lungo il vicolo dell’Ospitale militare fino al corpo a H del grande complesso che ora, dopo un lungo e accuratissimo restauro, sta per rinascere come campus universitario. È questo, in pessime condizioni giacché vuoto da tempo, il fabbricato che l’Agenzia del Demanio mette in vendita - assieme ad altri immobili in Puglia, Marche e Veneto - con il “Primo bando unico a offerta libera per la dismissione di cinque beni di proprietà dello Stato”. Una vendita che si terrà per via telematica sulla piattaforma online che l’Agenzia ha aperto poco più di un anno fa.

Il fabbricato che il Demanio denomina “Edifici Civici” si trova al numero 5 del Vicolo, e sebbene appaia di stile molto diverso da quello dell’ex ospedale militare, eretto negli anni Sessanta dell’Ottocento, era in origine - precisa la stessa Agenzia - inserito proprio nel complesso al quale ancora oggi lo collega il passaggio: si trova solo qualche decina di metri più a monte. Le sorti dei due lotti si sono divise nel 1975, quando la parte relativa all’ex ospedale militare, alla fine degli anni Novanta andata poi in uso perpetuo all’Università, è passata al Demanio storico artistico e archeologico ed è stata così scorporata dal resto del compendio.

Il doppio edificio retrostante è rimasto invece in attesa di riuso. L’ingresso sul quale sono apposte le targhette con i numeri civici 5 e 5/1 è oggi murato. Totale il restauro che richiede il doppio edificio, che ha conformità urbanistica residenziale, di cui però l’Agenzia del demanio sottolinea tra l’altro quali punti di forza la «posizione centrale», la «tipologia architettonica», la «flessibilità dell’organismo edilizio». Il tutto per una superficie coperta di 1.400 metri quadrati cui se ne aggiungono 3.900 di scoperto.

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Previsto un deposito cauzionale provvisorio di 20mila euro, poi offerte libere che dovranno arrivare entro il 6 maggio all’Agenzia. Una commissione aprirà il giorno successivo la gara online verificando l’ammissibilità delle offerte e procedendo poi alla successiva fase di “rilancio elettronico” cui potranno partecipare le cinque migliori offerte. Queste e altre informazioni daranno i dirigenti dell’Agenzia nel corso dell’incontro dedicato agli operatori del settore immobiliare previsto per giovedì a Mestre, in cui si parlerà anche degli altri immobili in vendita (per il Friuli Venezia Giulia c’è il castello di Gradisca). Così come si sottolineerà la «trasformabilità» del complesso. Che assai difficilmente comunque tornerà a far parte dell’ex ospedale militare avviato a campus per i giovani con il nodo - ben presente all’Università - delle risorse per gli arredi e delle modalità di gestione. «Siamo al corrente della vendita avviata dall’Agenzia - dice Giovanni Fraziano, delegato del rettore Maurizio Fermeglia all’edilizia - e ci faremo un pensiero, perché l’operazione sarebbe molto allettante: ma temo non ci siano i mezzi per affrontarla. E risorse a parte, sarebbe sbagliato anche valutare un’acquisizione in assenza di una strategia. Inutile pensare all’oggetto in sé se non si pensa poi alla gestione...» E da gestire l’ateneo ha già il futuro campus. (p.b.)

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