Depuratore sotto accusa per l’inquinamento al Lido

di Ciro Vitiello
STARANZANO
Il Pdl di Staranzano lancia l’allarme inquinamento per il mare antistante il Lido a causa del depuratore delle acque e dell’impianto di compostaggio a Bistrigna. Per entrambi chiede un tempestivo intervento dell’amministrazione per risolvere il problema. In primo luogo, secondo Adriano Ritossa, capogruppo in Consiglio, l’impianto di depurazione è sottodimensionato rispetto alle esigenze, a causa della variazione della situazione urbanistica mandamentale e il conseguente sovraccarico della rete fognaria e delle acque reflue. «Per questi motivi quando c’è il troppo pieno – afferma Ritossa – automaticamente si apre la saracinesca del depuratore e lascia uscire le acque bianche e nere in eccesso che vanno a finire nel “Canale dei Grigi”, un affluente del Brancolo che scarica in mare. Non ci meravigliamo, quindi, che spesso il nostro lido è inquinato». Riguardo l’impianto di compostaggio, poi, l’esponente del Pdl sostiene che sarebbero stati individuati alcuni canali di scolo causati dai liquami di percolato originati dalla marcescenza del materiale, che infesterebbero tutta l’area circostante. Un fenomeno che aumenta quando piove, poichè l’acqua a contatto con i cumuli di materiale umido confluisce in questa canaletta esterna e invade i campi. «A un controllo lungo la recinzione perimetrale – spiega Ritossa – ho rilevato l’esistenza di almeno tre scoli verso la canaletta. La pavimentazione dei piazzali di contenimento del materiale, infatti, non ha un’adeguata rete di fuoriuscita dei liquami. Credo pertanto che parte del fuoriuscito derivato dai rifiuti marci, possa avere già invaso i terreni. Pertanto – sostiene Ritossa - sarebbe opportuno nel momento in cui l’impianto verrà riconsegnato al Comune, visto che è in corso una gara di appalto per una nuova gestione, che vi sia una descrizione chimico-biologica delle condizioni del sito. Considerando che il decreto Ronchi stabilisce che chi inquina paga – afferma Ritossa – ritengo che alla riconsegna dell’impianto vi sia una certificazione Arpa o Noe Carabinieri, che l’area non presenti forme di inquinamento».
L’impianto fu dato in completamento e in successiva gestione all’associazione di imprese Sager srl e Risorse Bta srl, con una convenzione il 27 febbraio 1993 fino a qualche mese fa. In questi giorni la Sager prima della riconsegna ufficiale al Comune, sta effettuando lavori di sistemazione. «Chiediamo pertanto – dice Ritossa – che l’amministrazione si tuteli per l’immediato futuro».
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