Di origine greca gran parte dei toponimi italiani

Sull’argomento parlerà al Circolo della stampa la studiosa Livia de Savorgnani Zanmarchi

La toponomastica italiana di origine “greca” è l’argomento che verrà illustrato oggi al Circolo della Stampa (corso Italia 13, sala P. Alessi, I p.) dalla prof. Livia de Savorgnani Zanmarchi, già docente di Linguistica Romanza nell’università di Trieste. I toponimi sono documenti molto antichi che si tramandano, spesso corrotti e trasformati dall’uso, nel succedersi delle lingue e delle culture in un determinato territorio. Nell’avvicendarsi delle dominazioni spesso i nuovi arrivati conservano il nome dell’abitato, del monte, del fiume, ecc. dato dai loro predecessori, dimenticando il significato ed imponendo peraltro nomi della propria lingua ad altre località; lasciando così una propria impronta. La carta topografica del nostro paese rivela in tal modo le tracce di antiche vicende in cui, ordinamenti, istituzioni, e modi di vita dei nostri avi sopravvivono condizionando il nostro presente. Numerosi, sottolineerà Zanmarchi, sono toponimi di origine greca specie nell’Italia meridionale e in Sicilia, nomi collegabili con la colonizzazione ellenica della Magna Grecia. A tali toponimi vanno aggiunti altri più recenti di origine bizantina. Va evidenziato che molti toponimi greci sono giunti a noi attraverso la mediazione di altri filoni linguistici, come ad esempio quello latino e quello arabo. Molti inoltre i casi di “resurrezione” dei nomi classici caduti in disuso nel medio evo e ripristinati in epoca successiva. Italia-Enotria sono nomi dati dagli storiografi greci nel V secolo a.C. all’Italia meridionale ed estesi poi a tutta la penisola. Sicilia e Trinacria sono anch’essi nomi usati dai Greci; Trinacria compare già in Omero con il significato di “a tre punte”. Tra i toponimi greci più interessanti vanno ricordati: Agrigento (forma popolare Girgenti), fondata nel 582 a.C. con il nome di Akragas “cima di monte”. Anche Capodistria è forse di origine greca: Aegida fu il nome di un emporio treco che i Romani chiamarono Capris e i Bizantini, nel VI secolo, Iustinopolis in onore dell’imperatore Giustino II.

Fulvia Costantinides

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