Diaco, oggi si aprono le buste con le offerte

Nelle prossime 24 ore si “gioca” il destino dei 150 operai, tecnici e impiegati degli stabilimento della “Diaco” di Trieste e Cosenza. Il primo - i Laboratori Biomedicali Diaco spa - sono stati dichiarati falliti nella prima settimana di ottobre: sull’altro, che è inserito nella capogruppo “Diaco spa”, pende l’analoga richiesta avanzata dal pm Federico Frezza. Questo società è attualmente è in liquidazione.
Oggi alle 12.30 il presidente del Tribunale civile Giovanni Sansone nel suo studio aprirà le buste con le offerte di chi intende prendere in affitto uno o entrambi gli stabilimenti per riavviare la produzione, riassumendo in una prima fase un buon numero di dipendenti
Certo è che l’offerta di questo o quel gruppo industriale farmaceutico dovrà essere accompagnata da un piano industriale che illustra la strategia di rilancio per il gruppo di cui fu leader Pierpaolo Cerani. I nuovi imprenditori dovranno anche impegnarsi con il Tribunale a mantenere nei loro posti un certo numero di dipendenti e a effettuare quegli investimenti che appaiono indispensabili a garantire il futuro dell’azienda.
Le offerte congiunte o disgiunte, possono essere consegnate in cancelleria fino a un attimo prima dell’apertura delle buste. Paradossalmente, come ha spiegato l’avvocato Enrico Bran, curatore del fallimento dei “Laboratori”, se nessuna delle proposte dovesse risultare congrua a garantire il futuro dei due stabilimenti, il Tribunale potrebbe dire «no» a chi si è fatto avanti. E’ una ipotesi teorica ma il curatore forse per scaramanzia l’ha voluta mettere a fuoco, anche perché il giudice Giovanni Sansone, da molti anni ha abbandonato il ruolo di “notaio” dei crac che la vecchia legge riservava ai magistrati e che è stato caro alle antiche gestioni dei fallimenti. Al contrario a partire dal crac del gruppo Tripcovich e di quello dell’agente di Borsa Giuseppe Vizzini, dichiarato insolvente dalla Consob il 5 novembre 1997, il Tribunale civile di Trieste ha assunto un ruolo attivo, cercando con la consulenza di affermati professionisti di salvare e rilanciare quanto era ancora sano nelle aziende. Va aggiunto che nel caso “Diaco” la corsa contro il tempo in funzione di un possibile salvataggio, è stata perseguita con grande tenacia e determinazione. Per favorire l’effettuazione degli investimenti necessari e per non lasciare che la clientela si disperda, nella gara che si conclude stamane saranno considerate ammissibili anche offerte di comodato, a canone zero. c.e.
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