Dichiara una falsa residenza Procedura incompleta: assolto
GRADISCA. C’è un fantasma a Gradisca di nome Salvatore I., risiede in via Quaiatti 10 presso un appartamento occupato regolarmente da una coppia che non l’ha mai sentito nominare. Questo Salvatore I., originario di Pomigliano d’Arco, era imputato al Tribunale di Gorizia per falso ideologico. Aveva inoltrato all’Ufficio anagrafe del Comune di Gradisca la richiesta di residenza. L’aveva fatto non di persona ma per via telematica attraverso la Pec (posta elettronica certificata). L’Ufficio anagrafe aveva demandato alla polizia locale di verificare l’effettiva presenza di Salvatore I. nell’appartamento indicato come luogo di residenza. L’agente di polizia locale che ieri ha deposto in aula ha raccontato di non aver trovato traccia del sedicente neogradiscano. Aveva dunque informato l’Ufficio anagrafe che a sua volta, tramite mail all’indirizzo indicato da Salvatore I., gli aveva chiesto chiarimenti senza ottenere risposta. Aveva successivamente inviato una mail agli uffici del Comune di Pomigliano d’Arco. Anche in questo caso senza ottenere soddisfazione. Lo stesso pm ha chiesto l’assoluzione del “fantasma” perché, in sostanza, l’Ufficio anagrafe non è stato in grado di dimostrare la completezza della procedura adottata. Qualcuno, la tesi del difensore avvocato Codarin, potrebbe aver agito per contro dell’ignaro Salvatore, in quanto il mittente mail non fa testo per verificare la sussistenza di una reale persona fisica. Processo apparentemente banale ma poniamo il caso che un altro Comune non effettui i controlli fatti da quello di Gradisca. Ci si trova con “sconosciuti” in casa. (r.c.)
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