Diffamava i tutori dell’ex malata, arrestato

Si chiama Giancarlo Aldighieri, 55 anni. È un architetto veronese. È finito ai domiciliari per l’accusa di aver minacciato e molestato gli amministratori di sostegno della sua ex fidanzata Federica Visintin, gravemente ammalata per le conseguenze di un gravissimo incidente stradale. Da qualche giorno è ricoverata in un istituto specializzato in Austria. Secondo il pm Maddalena Chergia per mesi il professioinista veronese ha tappezzato la città di manifestini dal titolo «Federica Libera» e ha anche aperto un profilo Facebook contro i due amministratori di sostegno Matteo Morgia e Alessio Pellegrini: una vera e propria guerra senza esclusione di colpi. Che ha creato, secondo il pm, «un perdurante stato di ansia e paura tale da ingernerare un fondato timore per la propria incolumità nonchè a costringerli a cambiare decisamente le loro abitudini di vita». Aldighieri è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip Luigi Dainotti su richiesta appunto del pm Chergia. È stato interrogato e si è avvalso della facoltà di non rispondere. È difeso dall’avvocato Fabio Zuliani.
La vicenda inizia con uno spaventoso incidente stradale avvenuto il 16 ottobre del 2013 sull’A4 nei pressi del casello di Mestre. Era rimasta coinvolta l’architetto Federica Visintin: aveva subito un grave danno cerebrale e si era trovata immobilizzata a letto. La sua situazione era stata presa in carico dal giudice tutelare Anna Fanelli che aveva nominato come amministratori di sostegno due professionisti triestini: l’avvocato Matteo Morgia e lo psicologo Alessio Pellegrini.
E qui, secondo l’accusa, è entrato in azione Giancarlo Aldighieri, il fidanzato dell’architetto Visinitin. Ci sono state accese discussioni riguardo la gestione della donna ammalata con i due amministratori e poi all’improvviso è partita quella che stata definita una campagna diffamatoria. Volantini affissi in vari luoghi della città che ritraevano il volto della donna con in calce la scritta: «Federica libera di curarsi al meglio. Basta segregazione». Ma non solo: in poco tempo sono comparsi in città altri manifestini, qualcuno con il volto (tratto dal profilo Facebook) di Matteo Morgia. E intanto anche su internet è partito un vero e proprio martellamento. L’architetto veronese ha aperto un profilo Facebook “amici di Federica Visintin” e poi una community in cui pubblicava - sempre secondo l’accusa - i medesimi contenuti dei volantini nonchè diversi post dal contenuto asseritamente diffamatorio nei confronti di Morgia e Pellegrini.
Ma c’è di più: in almeno tre occasioni, questo emerge dalla denuncia, ha minacciato personalmente i due professionisti dicendo che non aveva nulla da perdere avendo appositamente traferito tutti i suoi beni all’estero. Insomma, una situazione insostenibile. Da qui l’arresto disposto dal giudice Dainotti.
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