Dimissioni di pazienti dagli ospedali, le ambulanze saranno gratuite

Sino a qualche tempo fa, accadeva che un ammalato dimesso dai nostri ospedali, non trasportabili con i normali mezzi di trasporto, per poter tornare a casa con l’ambulanza privata (perché in questi...

Sino a qualche tempo fa, accadeva che un ammalato dimesso dai nostri ospedali, non trasportabili con i normali mezzi di trasporto, per poter tornare a casa con l’ambulanza privata (perché in questi casi non si possono usare i mezzi riservati all’emergenza) dovesse sborsare fino a 50 euro per un trasporto all’interno della provincia. Questa situazione è stata rappresentata all’interno della Consulta della salute, in modo particolare dai sindacati dei pensionati.

Il direttore generale Marco Bertoli dà atto ai sindacati dei pensionati di aver sollevato un problema importante. «Ci hanno fatto capire - spiega in un comunicato stampa - che, affinché le dimissioni protette delle persone fragili dagli ospedali lo siano veramente, è necessario anche presidiare il ritorno a casa di tutti quei pazienti che non possono essere trasportati in macchina dei familiari e necessitano di un’ambulanza».

«Con il protocollo che abbiamo sottoscritto e la delibera che abbiamo adottato l’Azienda sanitaria isontina si assume l’onere di organizzare il ritorno a casa con l’ambulanza. Naturalmente la condizione è che le condizioni di intrasportabilità con mezzi normali siano accertate dai sanitari che hanno in cura il paziente», aggiunge il direttore Bertoli.

Ma quanti sono questi pazienti: «Secondo le nostre stime, un numero non distante dai 2.000 all’anno». E gli altri? «Gli altri vanno con i mezzi propri e, se proprio vogliono l’ambulanza, pur non essondoci una necessità stringente, possono rivolgersi agli operatori con un prezzo calmierato, grazie all’accordo che abbiamo stipulato con loro».

Il servizio, informa ancora la nota stampa dell’Ass isontina, partirà dal prossimo primo agosto.

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