«Dirigenti comunali senza concorso»

Dirigenti su dirigenti. Tutti senza un concorso pubblico o selezione. Promozioni in serie al Comune di Trieste. Incarichi dirigenziali temporanei assegnati a funzionari in barba alla Costituzione e...

Dirigenti su dirigenti. Tutti senza un concorso pubblico o selezione. Promozioni in serie al Comune di Trieste. Incarichi dirigenziali temporanei assegnati a funzionari in barba alla Costituzione e alle sentenze della Consulta. A denunciarlo in un’interrogazione del 23 dicembre scorso al sindaco Roberto Cosolini è Paolo Menis, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. L’oggetto in questione è una determina del 28 febbraio 2015 con la quale il sindaco affida sei incarichi dirigenziali temporanei ad altrettanti funzionari di categoria D (non dirigenti). Si tratta di Luciano Momic, Paolo Jerman, Bianca Cuderi, Nicola Bressi, Adriano Dugulin, Fulvia Presotto. Un’infornata di promozioni (temporanee) senza uno straccio di concorso o selezione. Si cita anche il caso del curriculum vitae di Dugulin pubblicato sul sito internet del Comune dove viene indicata la «qualifica di “dirigente” mentre nella determina risulta funzionario di categoria D (non dirigente)».

Nell’interrogazione si chiede in quale modo i dirigenti in servizio abbiano ottenuto la qualifica (ovvero se abbiano superato un concorso). Si tratta di Maria Giovanna Ghirardi, Walter Cossutta, Tiziana Tiozzo, Alberto Mian, Sergio Abbate, Vincenzo Di Maggio, Lorenzo Bandelli, Marina Cassin, Maria Antonietta Genovese, Ave Furlan, Gianfranco Caputi, Enrico Conte, Giovanni Svara, Lucia Iammarino, Antonia Merizzi, Enrico Cortese, Mauro Silla, Fabio Lorenzut. «Quella degli incarichi temporanei è una pratica molto diffusa anche nel Comune di Trieste, in attesa dei concorsi per dirigenti» spiega Menis che cita sentenze recenti della Corte Costituzionale secondo le quali «nessun dubbio può nutrirsi in ordine al fatto che il conferimento di incarichi dirigenziali nell’ambito di un’amministrazione pubblica debba avvenire previo esperimento di un pubblico concorso, e che il concorso sia necessario anche nei casi di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio». E non è tutto. «Anche il passaggio ad una fascia funzionale superiore - spiega il portavoce del M5S - comporta “l’accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni più elevate ed è soggetto, pertanto, quale figura di reclutamento, alla regola del pubblico concorso”».

In attesa della risposta del sindaco di Trieste (o in alternativa dell’assessore al Personale Roberto Treu) Menis non ha dubbi: «Anche il Comune di Trieste dovrà al più presto adeguarsi alle sentenze della Corte Costituzionale». Magari persino prima delle elezioni di giugno. (fa.do.)

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