Disperde ceneri del fratello in montagna, muore colpito da un fulmine

Federico Dean era sulla scala Pipan del Montasio per disperdere le ceneri del fratello minore deceduto in un incidente stradale ma è morto lui stesso colpito da un fulmine. Tramortito il compagno di scalata che poi ha dato l’allarme 

TRIESTE. Federico Dean, triestino di 41 anni, ieri era andato sul Montasio, la più bella cima delle Alpi Giulie, per disperdere le ceneri del fratello minore deceduto in un incidente stradale l'11 giugno scorso in Messico, ma è morto colpito da un fulmine sulla scala Pipan che conduce alla vetta del monte.

Il suo compagno di scalata, Gabriele Franco, 35 anni, colpito anche lui dalla scossa è rovinato sul ghiaione e ha perso i sensi. E’ stato Gabriele Franco attorno alle 17, quando si è riavuto dallo choc e poi è sceso lungo la scala di ferro, a trovare il corpo senza vita dell’amico precipitato per oltre 50 metri. Sotto la pioggia scrosciante ha dato l’allarme. Ha urlato con tutto il fiato che aveva in gola e lo hanno sentito alcuni pastori delle malghe del Montasio che hanno allertato gli uomini del soccorso alpino. In breve sono stati poi contattati i militari della Guardia di finanza di Sella Nevea.

 E dal cielo, approfittando di uno squarcio di sereno, sono scesi due elicotteri, quello del 118 e quello della Protezione civile. Gabriele Franco è stato trasportato all’ospedale di Udine dove è stato ricoverato. Non è in gravi condizioni. Non riusciva quasi nemmeno a parlare e a reggersi in piedi per lo choc causato dalla scossa provocata dal fulmine. Ha farfugliato a fatica alcune parole disperate a chi, tra i soccorritori, era in quel momento più vicino a lui.

L’incidente ha dell’incredibile. Secondo la prima ricostruzione dei soccorritori i due alpinisti triestini sono stati colpiti dal fulmine all’inizio della scala, alla fine del ghiaione dal quale poi si scende con l’aiuto di un cavo al quale viene solitamente assicurato il moschettone che va correttamente fissato all’imbragatura. Dean era davanti e l’altro lo seguiva di un paio di metri. I loro movimenti erano lenti. Avevano scelto quella via, per calarsi poi lungo la scala Pipan, perché è la più breve per arrivare superando il rifugio Di Brazzà fino a Sella Nevea, al sicuro. E probabilmente lo avevano deciso perché all’improvviso le condizioni climatiche erano decisamente peggiorate. E così è successo sotto la pioggia sempre più violenta.

All’improvviso è sceso un fulmine che si è scagliato, secondo i soccorritori, a un paio di metri da Federico Dean. La forza della folgore è stata devastante e in una frazione di secondo lo ha praticamente sollevato di peso scagliandolo nel baratro. Ha riportato, hanno poi accertato i sanitari che hanno recuperato il cadavere, lo sfondamento della base cranica e varie fratture.

I due amici sono partiti al mattino di buon ora. Forse, così dicono gli uomini del soccorso alpino di Cave del Predil, non avevano valutato le previsioni meteo che, proprio ieri, davano nella zona la possibilità di violenti temporali. Il percorso che i due alpinisti avevano scelto è uno dei più belli e affascinanti in cui si arriva all’altitudine di oltre 2mila 700 metri in un paesaggio solenne e maestoso, forse uno dei più belli delle Alpi Giulie. Gabriele Franco e Federico Dean sono saliti lungo la val Saisera e poi hanno seguito la cosiddetta via Amalia, arrivando sulla cresta che precede il ghiaione oltre il quale scende la scala Pipan. Si sono trovati in mezzo al temporale, in un punto dove spesso soprattutto d’estate, così dicono gli esperti, si abbattono i fulmini con una forza devastante.

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