Dissequestrato il PalaTrieste Da venerdì si smonta il palco

di Corrado Barbacini
Il pm Matteo Tripani ha dissequestrato il PalaTrieste il cui palco era crollato il 12 dicembre scorso schiacciando lo studente lavoratore Francesco Pinna mentre era impegnato nell’allestimento in vista del concerto di Jovanotti.
Il decreto è stato firmato ieri a metà pomeriggio. Poco prima il pm Tripani aveva ricevuto il fax in cui i consulenti dei 12 indagati hanno dichiarato di non aver più alcuna necesità di effettuare ulteriori sopralluoghi nel PalaTrieste. Nei giorni scorsi lo stesso pm aveva avuto anche l’ok del proprio consulente, l’ingegner Franco Curtarello. «Ho già dato mandato agli uffici di contattare la società Azalea Promotion per coordinare il piano di sgombero», ha dichiarato l’assessore Emiliano Edera che per oggi ha convocato una riunione urgente con i tecnici. Poi prudentemente ha aggiunto: «Dopo gli esiti di questo piano si valuterà come proseguire». Per la consegna del decreto il pm Tripani ha delegato sia i tecnici del servizio antinfortunistica dell’Azienda sanitaria che gli investigatori della Squadra mobile. Nelle prossime ore raggiungeranno i vari indagati secondo le modalità previste dal Codice di procedura penale.
A questo punto, dopo le prime previsioni pessimistiche, prende consistenza l’ipotesi che il prossimo 2 febbraio possa aver luogo il concerto che lo stesso Jovanotti aveva indicato per rendere omaggio da Trieste alla memoria dello studente lavoratore morto nello spaventoso crollo della struttura. Dice Maurizio Salvadori, 61 anni, il presidente della Trident Management, la società che ha organizzato il tour di Jovanotti. «Già da qualche giorno alcuni ingegneri stanno realizzando un nuovo progetto che in breve tempo dovrebbe essere definito. Entro venerdì speriamo di poter iniziare lo smontaggio. I pezzi e le strutture saranno caricate sui camion per essere trasportate nei depositi dove verranno controllate in modo adeguato. Poi, verso la fine della prossima settimana inizieremo il montaggio». Certo è che una corsa contro il tempo. Anche perché saranno necessari passaggi tecnici successivi al montaggio e per dare l’ok definitivo allo spettacolo di Jovanotti sarà indispensabile il nulla osta della commissione pubblici spettacoli. «Lo show deve andare in scena a Trieste per evidenti motivi di opportunità. Non possiamo scegliere altre località. Altre date non sembrano disponibili se non alla fine del tour, a marzo inoltrato. Ecco perché credo che il 2 febbraio ci sarà il concerto», aveva detto poche settimane fa quando sembrava impossibile Luigi Vignando uno dei responsabili di Azalea Promotion. Lo stesso Jovanotti aveva indicato Trieste come location fondamentale per iniziare il tour che girerà nelle settimane successive per tutta Italia.
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