Domani sciopero dei bus, disagi sulle linee dell’Apt

Il coordinamnto nazionale del sindacato Usb fa sapere che anche i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico locale della Provincia di Gorizia (apt) incroceranno le braccia nel servizio urbano ed...
Bumbaca Gorizia 16.11.2010 Autobus APT Doberdò - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16.11.2010 Autobus APT Doberdò - Foto di Pierluigi Bumbaca

Il coordinamnto nazionale del sindacato Usb fa sapere che anche i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico locale della Provincia di Gorizia (apt) incroceranno le braccia nel servizio urbano ed extraurbano dalle ore 2 alle ore 6; dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 2 di domani per protestare contro le politiche di austerità del governo Renzi e per chiedere investimenti forti per il Tpl; pr chiedere politiche serie per la sostenibilità del trasporto locale, aumenti salariali adeguati al costo della vita, assunzioni e sblocchi del turn over, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tariffe sociali.

Lo sciopero generale e' indetto per l'occupazione, il lavoro e lo stato sociale, contro le politiche economiche e sociali del governo Renzi dettate dall'Unione Europea, per la difesa e l'attuazione della Costituzione e il no alle modifiche proposte dal governo; contro l'attuale sistema previdenziale e la controriforma Fornero, la riforma Madia, il jobs act, l'abolizione dell'art.18, il contratto a “tutele crescenti”, la precarietà sul lavoro, l'attacco al potere d'acquisto dei salari e al Contratto nazionale; · per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per l'aumento di salari e pensioni, per il reddito per tutti, per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e per la sicurezza sul lavoro; · contro le privatizzazioni, la deindustrializzazione del paese, le delocalizzazioni e per la nazionalizzazione di aziende in crisi e strategiche per il paese; · per la scuola e la sanità pubblica e il diritto all'abitare; · contro la Bossi-Fini e il nesso permesso di soggiorno – contratto di lavoro per garantire pari diritti a tutti, indipendentemente dalla nazionalità; · per un fisco giusto senza condoni agli evasori;· per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza che annulli l'accordo del 10 gennaio 2014.

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