Dopo 20 anni a Cattinara debutta il nido aziendale
L’asilo nido interaziendale “Gino Tosolini” è stato inaugurato ieri mattina a Cattinara. Al taglio del nastro erano presenti Marina Capasso Tosolini, le dirigenze dei vari servizi sociosanitari...

Silvano Trieste 18/09/2017 Inaugurazione, Asilo Cattinara
L’asilo nido interaziendale “Gino Tosolini” è stato inaugurato ieri mattina a Cattinara. Al taglio del nastro erano presenti Marina Capasso Tosolini, le dirigenze dei vari servizi sociosanitari triestini e alcuni rappresentanti della Regione e del Comune. Il nido, finanziato dalla Regione, è raggiungibile dall’ingresso di via Pietro Valdoni, all’interno del comprensorio ospedaliero. Ospiterà un totale di trenta bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, dando la priorità ai figli degli operatori dell’Azienda sanitaria universitaria integrata e dell’Irccs Burlo Garofolo. Ma non solo: grazie alla convenzione stipulata con il Comune potrà accoglierà fino a sei bambini provenienti dalle graduatorie comunali o eventualmente altri esterni. I lavori sono durati cinque anni per un totale di 620mila euro, cui si sommano i costi degli arredi.
L’idea originaria di un nido aziendale a Cattinara risale a quasi vent’anni fa, quando l’allora direttore generale Gino Tosolini avviò un primo studio di fattibilità, incagliatosi nell’assenza di una normativa chiara in materia. Nel 2001 fu promulgata la legge che disciplina i nidi aziendali e nel 2012 iniziarono infine i lavori: terminati questi ultimi, la scelta di intitolare il nido al “pioniere” Tosolini ha rappresentato il loro naturale esito.
L’opera di costruzione del sito ha rispettato precisi criteri bioingegneristici finalizzati alla sostenibilità e al risparmio energetico: la struttura portante, ad esempio, è in legno ma ci sono anche numerose superfici vetrate, sonde geotermiche per la regolazione della temperatura, pannelli solari, fotovoltaici e illuminanti a LED. L’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi (Egas) ha affidato la gestione del nido all’Agenzia sociale Duemilauno. Ha presenziato alla cerimonia Marina Capasso, vedova di Tosolini. «Sono le persone, operatori e utenti, i pilastri di questa azienda - ha affermato -. Ecco perché sono felice che sia dedicato a Gino non un ospedale bensì un nido: è un luogo d’incontro».
Assieme a lei hanno voluto presenziare i rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali. Maria Sandra Telesca, assessore regionale alla Salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, ha dichiarato: «Il nido è uno strumento educativo fondamentale per i piccoli e le loro mamme. Spesso molte donne, che considerano limitante restare a casa, vogliono tornare presto al lavoro».
Nicola Delli Quadri, direttore generale Asuits, ha ricordato Gino Tosolini, «maestro e amico, che ci ha insegnato non solo la professione ma anche l’ascolto e l’etica dell’assunzione delle responsabilità» e si è detto «felice di inaugurare questo luogo per le nostre lavoratrici e per i loro figli». Gianluigi Scannapieco, direttore generale del Burlo, ha parlato di «sinergia tra Burlo, Asuits e istituzioni» e ha dato il benvenuto a «iniziative di supporto alla natalità».
Angela Brandi, assessore comunale all’Educazione, scuola, università e ricerca ha ricordato la convenzione con il Comune di Trieste e il fatto che «il nido Tosolini accoglie bambini dai tre mesi in su: una rarità». Erano presenti anche il coordinatore socio sanitario Asuits Flavio Paoletti; Elena Clio Pavan, direttore della gestione stabilimenti Asuit e Felicitas Kresimon per la cooperativa Duemilauno agenzia sociale.
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