Dopo 80 anni i Felluga tornano in Istria

Ottenuta dalla Slovenia la concessione di 6 ettari di terreno a Saredo, sopra Isola, dove nacque il patriarca Livio
Una veduta di Isola
Una veduta di Isola

TRIESTE C'è tutto il fascino e la potenza del richiamo della terra degli avi nel ritorno di Livio Felluga a Isola d'Istria, dove cinque generazioni fa ebbe inizio la lunga e importante attività di coltivazione della vigna e produzione di vini d'eccellenza. Dopo 80 anni la famiglia del patriarca dell'enologia friulana, nato a Isola il 1 settembre del 1914, ha infatti ottenuto dallo Stato sloveno la concessione per 35 anni di 6 ettari di terreno. Un simbolico riannodare i fili che la storia ha spezzato.

«Il tutto è nato per caso, spiega Filippo Felluga, oggi al timone dell'azienda assieme ai fratelli Elda, Maurizio e Andrea. Da alcuni anni la Repubblica slovena non privatizza ma affida in concessione porzioni di terreno del litorale, attraverso l'assegnazione ai richiedenti tramite bandi pubblici. Una procedura assai complessa e lunga. Nel nostro caso sono stati necessari tre anni per concludere l'iter. Alla fine i nostri requisiti sono stati valutati corrispondenti alla normativa e abbiamo ottenuto la concessione del terreno».

L'area è collinare, nella parte alta della località, poco distante dalla frazione di Saredo, dove il bisnonno di Livio Felluga coltivava vigne di refosco e malvasia, producendo il vino che poi veniva venduto in tutto l'Impero, arrivando anche sulle tavole della corte di Vienna.

Filippo Felluga fotografato tra le botti della cantina di famiglia
Filippo Felluga fotografato tra le botti della cantina di famiglia

«In occasione dei festeggiamenti per i cento anni di nostro padre abbiamo piantato le prime barbatelle di refosco, prosegue l'imprenditore, un gesto simbolico in quanto non abbiamo ancora chiaro quale sarà il progetto di sviluppo della nostra attività. Nei miei ricordi di bambino vi erano i racconti di mio padre, delle sue giornate trascorse in campagna».

Negli ultimi anni l'agricoltura, e in particolare la produzione vitivinicola, ha avuto un grande sviluppo in termini di qualità e quantità in Istria. «Una realtà che abbiamo scoperto, prosegue Filippo Felluga, incontrando negli ultimi sei anni amici produttori della comunità italiana. Un'evoluzione che riteniamo molto interessante».

Il ritorno a Isola della famiglia Felluga è stato accolto con molto calore dalla comunità locale, e non sono mancati momenti dedicati ai ricordi, dai quali sono emersi fatti e persone legati alla famiglia. In alcuni casi sono state colmate lacune e aggiunti dettagli significativi.

Negli anni venti, dopo la fine della Grande Guerra, il padre di Livio decise di allargare il commercio del vino a Grado, dove la famiglia si trasferì più tardi. «Abbiamo scoperto che il soprannome dalla nostra famiglia era ed è rimasto "i Felluga della caporala"». Come spesso avviene nelle comunità dove vi sono vari nuclei con lo stesso cognome, la saggia, concreta praticità popolare sceglie un soprannome per distinguere senza possibili confusioni i diversi rami.

I Felluga festeggiati a Isola, a palazzo Manzioli
I Felluga festeggiati a Isola, a palazzo Manzioli

«Il nostro appellativo rimanda alla bisnonna, donna di grande energia e autorevolezza, proprietaria della locanda "Bona via", locale molto frequentato e noto in città, da lei gestito con piglio fermo e deciso». Per Filippo Felluga, che in azienda segue in modo particolare la produzione, rivedere la campagna delle origini ha anche significato capire perché negli anni '50 il padre scelse di investire su terreni in collina a Rosazzo, mentre la più parte dei proprietari vendeva, preferendo l'industria alla terra. Una scommessa in controtendenza quasi giudicata folle.

«Mio padre scelse le colline friulane in quanto le riconobbe vicine al suo dna. Era una terra che aveva delle caratteristiche che conosceva da sempre e sapeva adatte a coltivare uve dalle quali era possibile produrre vini con particolari profumi e sapori». Una conformazione geologica scientificamente denominata Flysch, termine che indica un'alternanza di rocce formatesi 60 milioni di anni fa, quando le aree erano sommerse dal mare.

Una tipologia morfologica che caratterizza l'area geografica dell'Alto Adriatico e delle colline di Rosazzo dove Livio Felluga acquistò i primi ettari di terreno e iniziò la sua storia che oggi ritrova le sue radici istriane.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:vinifelluga

Riproduzione riservata © Il Piccolo